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Il sogno

Crine al vento io cammino
lungo il litorale
consumando i miei pensieri
e bevendo sale.


L’andatura è lenta e compassata,
il corpo dentro il paltò
lo sguardo segue il suo passaggio
a cercar le tracce che lasciò.


A passi inversi alle sue impronte,
la vedo rispuntare all’orizzonte
veste succinta ed è ben fatta,
di foggia snella, ma un po’ matta.


Gli vado incontro, lei scompare,
l’hanno rapita i marziani
ma sulla scia dell’astronave
garrendo inseguono i gabbiani.


Il mar da incerto, or ribolle
e spruzza e spande la sua rabbia
con l’onda che mi prende, e la risacca
mi trasla fuor dal sogno, porca vacca!



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Poesia scritta il 18/11/2025 - 14:58
Da Francesco Scolaro
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