Infida d’aprile la terra
che fa dolce la valle,
franata su un treno
di tante speranze;
almeno raccolga
le gocce
di un pianto stordito,
s’impregni pietosa
del latte
di un seno di donna,
recato al figlio neonato.
Quel bimbo da grande,
portando alle labbra
la bianca bevanda,
mai possa scordare
l’amore che l’ha voluto,
l’Amore che è accanto
a sua madre.
che fa dolce la valle,
franata su un treno
di tante speranze;
almeno raccolga
le gocce
di un pianto stordito,
s’impregni pietosa
del latte
di un seno di donna,
recato al figlio neonato.
Quel bimbo da grande,
portando alle labbra
la bianca bevanda,
mai possa scordare
l’amore che l’ha voluto,
l’Amore che è accanto
a sua madre.
(riferita al tragico evento accaduto a Merano il 12 aprile 2010)
Poesia scritta il 29/10/2015 - 10:38
Letta n.1040 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Una dedica delicata e commovente. Purtroppo le frane, in quello che dovrebbe essere il Belpaese, sono una nostra piaga, in pochi vogliono affrontare il problema veramente. Ciaooo
Fabio Garbellini 30/10/2015 - 07:17
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Una dedica molto bella e delicata questa tua.. Il tuo animo è assai attento nel ricordare chi a tanto sofferto...Ciao Maurizio..i miei complimenti per la tua sensibilità.
Maria Cimino 29/10/2015 - 21:56
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