Urlami tutte le parole accatastate sullo zerbino.
Urlami tutte le frasi che la quotidianità non può.
Urlami
a un palmo dagli occhi
i posti che non vorresti mai condividere con me.
Urlami l'amore che non c'è
e la rabbia per la sua assenza.
Urlami corpo a corpo
le carezze che non mi darai.
Urlami violentemente i tuoi sogni fragili.
Urlami addosso le frustrazioni che i giorni fanno ribollire.
Urla e urla ancora,
senza emettere verso
e ormai a voce spenta,
che siamo finiti insieme agli abiti vecchi
gettati nel cassonetto vicino casa.
Urlami tutte le frasi che la quotidianità non può.
Urlami
a un palmo dagli occhi
i posti che non vorresti mai condividere con me.
Urlami l'amore che non c'è
e la rabbia per la sua assenza.
Urlami corpo a corpo
le carezze che non mi darai.
Urlami violentemente i tuoi sogni fragili.
Urlami addosso le frustrazioni che i giorni fanno ribollire.
Urla e urla ancora,
senza emettere verso
e ormai a voce spenta,
che siamo finiti insieme agli abiti vecchi
gettati nel cassonetto vicino casa.
Poesia scritta il 09/01/2016 - 13:14
Letta n.1135 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Ci sono arrivato per caso ai tuoi versi.
Anni dopo. Mille volte meglio urlare che allontanarsi... nel silenzio.
Grazie.
Anni dopo. Mille volte meglio urlare che allontanarsi... nel silenzio.
Grazie.
Andrea Mati 20/06/2021 - 16:07
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Sentito verseggio e... pregno di espressività
Rocco Michele LETTINI 10/01/2016 - 19:44
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Bravissima....credo il tuo lato buio assomigli al mio....Ciao dolce tristezza
Sabry L. 10/01/2016 - 08:59
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Cavolo quanto è vera. Senza parole.
okrimij 78 09/01/2016 - 15:57
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