L'anticamera della pazzia
sono insubordinati,
si affollano,
si danno gomitate,
si spingono
perché vogliono essere ascoltati tutti insieme.
Ma io due orecchie sole ho!
Sono oppressivi,
e per niente gentili …
non so come trovano ancora posto
e come facciano ad aumentare
senza far scoppiare
la mia povera testa!
La mia povera testa …
Potrei affogarli nell’alcool come molti fanno.
Ma al mio risveglio sarebbero ancora lì
e mi sembrerebbero ancora di più.
Potrei dormire per giorni
e notti intere
nel tentativo di cullarli,
di assopirli,
tuttavia mi dovrò prima o poi svegliare,
e vedrò che si saranno accampati
escogitando una strategia di guerra
e si saranno coalizzati
per annientarmi,
per farmi cadere in una voragine
in un abisso nero
dal fondo ancor più nero
ove alla fine d’esso c’è la pazzia
che sogghignando mi dice:
Vieni, vieni da me, è da tanto che ti sto aspettando....
Ma io non devo permettere tutto questo.
No.
Devo tirarmi fuori da questa situazione,
se pur utilizzando
le unghie
i denti
io mi arrampicherò
e riemergerò
come una guerriera
dall’armatura sporca di cenere,
ammaccata,
con pezzi mancanti
e un po’ claudicante,
ma io,
ritornerò …
E pensare che tutto iniziò da un sol pensiero
da una fissazione
che come un sol batterio
si è centuplicato dando luogo ad un’epidemia
che ha infestato tutto l’intelletto mio.
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N.B.: Non vi preoccupate non sono impazzita. Questa è soltanto una poesia e niente più!
Più vado avanti e più è difficile trovare un'ispirazione per scrivere.
E l'unica cosa su cui non ho mai scritto è la pazzia e quindi ho deciso di descrivere cosa sia la follia, la pazzia.
Ma poi nel finale c'è un messaggio positivo...
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Buona serata.
Il mio elogio e la mia Lieta giornata Maddalena.
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pur non essendo fuori di testa sei riuscita a stigmatizzare il male oscuro con la sola vera e unica forza che si ha a disposizione: la presa di coscienza di se stessi e la volontà di uscirne.
Ciao