Come fichi al vento
Cadiamo al giusto momento
Cadiamo al giusto momento
Chi acerbo, chi insecchito
Chi dimenticato all’infinito
Chi nasce con dentro il verme
E non ci salva lo stare in ansia
E nemmen ci aiuta l’ attesa inerme
Rami interi ho visto cadere
Si svanisce e non rimane nemmeno un odore
Tac, ognuno cade quando sta scritto
E rimane un vuoto al posto del frutto

Da SILVIA OVIS
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Voto: | su 8 votanti |
Commenti
... e la cosa importante e bella è che noi non possiamo e non potremo mai leggere quello che "è scritto". fivestars


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Bella Silvia, amo la tua originalità e la tuaschiettezza





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Bello questo relazionarti con la natura.Poesia molto bella.


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Metaforicamente esaustiva.
Il mio elogio e la mia lieta giornata, Silvia.
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Il mio elogio e la mia lieta giornata, Silvia.
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Triste considerazione ma purtroppo è così, inevitabilmente siamo ciò che è scritto...ciao






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Molto originale, questa metafora dell'albero dei fichi.... descritta magnificamente!***** 



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Una descrizione perfetta!!!
Come l'albero, la vita lascia andare i suoi frutti...rimane soltanto il vuoto!
Mi è piaciuta molto 5*

Come l'albero, la vita lascia andare i suoi frutti...rimane soltanto il vuoto!
Mi è piaciuta molto 5*




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woooow
quanta cruda realtà
ma che buoni i fichi

quanta cruda realtà
ma che buoni i fichi






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questa è la vita e quello che ognuno a scritto dietro la schiena non lo vede
ognuno di noi a inizio e fine 5*

ognuno di noi a inizio e fine 5*




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