Cuori di pietra in memoria a ricordo de La Shoah
Pene dell’inferno fatte patire da gente malvagia con le vene gelate cariche d’odio.
Quale pietà da questi cuori di pietra? Nessuna!
I giorni come una botola senza fondo non parevano mai finire
intanto che le torture con il tempo crescevano a dismisura.
Derisi, sbeffeggiati, spogliati dell’anima questi corpi senz'ombra innocenti.
L’alba e il tramonto complici inconsapevoli d’una tristezza infinita
entrambi a capo chino sulle sorti di ognuna.
Teste rase, camici stracci, fango putrido tutt'attorno,
e nell’aria l’odore fetido dai camini accesi della morte.
Tante anime s’involano ai cieli.
Quanti semi disseminati ovunque nei campi trincerati di sterminio?
Fertilizzanti di terrà ossa e sangue,
pagheranno un prezzo molto caro ma non saranno liberi.
di Francesco Currò
Diritti di copyright tutelati
Poesia scritta il 27/01/2017 - 09:49
Letta n.1117 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
orrore e morte di vite senza colpe 5*
GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 27/01/2017 - 14:40
--------------------------------------
...e la storia insegna che la storia non insegna...purtroppo
scusa il gioco di parole...
scusa il gioco di parole...
laisa azzurra 27/01/2017 - 14:09
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.