sono bombardieri con il loro carico pesante di morte,
comandati da piloti che forse non sanno quello che fanno
o lo fanno perché sono obbligati a farlo.
Nelle vie macerie polverose fanno da corollario
a grossi crateri e macchine sventrate.
C’è polvere dappertutto e un odore di carne bruciata.
Echi di guerra rimbombano in ogni dove.
Noi due siamo sdraiati nel nostro letto e facciamo l’amore.
Il mio membro scivola delicatamente dentro di te
e sento mugolii di piacere provenire dalla tua bocca.
Ma echi di guerra rimbombano in ogni dove.
Ci siamo resi conto del bombardamento solo quando sono scattate le sirene,
allora ci siamo fermati e, come sorpresi, siamo tornati ognuno nel proprio corpo,
cercando in tutta fretta i vestiti che ci eravamo tolti.
Ci siamo vestiti in tutta fretta e siamo scesi giù, nello scantinato.
I rumori del bombardamento erano assordanti e si sentiva come
una risacca nell’assalto dei velivoli, le cui pance capienti
contenevano quintali di bombe.
Ma ora eravamo al sicuro.
Nello scantinato c’erano vecchi e bambini e povera gente
con stracci addosso. Le donne singhiozzavano quasi all’unisono
e i bambini si tenevano stretti ai loro genitori.
Forse eravamo l’unica coppia lì sotto.
Quando il bombardamento cessò uscimmo in strada,
ma più che una liberazione fu come essere catapultati
in mezzo all’inferno. Era tutto crollato, interi edifici rasi al suolo.
Macerie in ogni dove e macchine aperte come scatole di sardine.
Alcuni cadaveri giacevano per terra come manichini disarticolati,
altri erano semplicemente proni e sembrava pregassero.
Ti ho stretta a me e tu mi hai risposto baciandomi con le tue labbra umide.
Echi di guerra rimbombavano in ogni dove.
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ma è anche molto profonda e riflessiva
Ciao Giulio un abbraccio
bellissima
Di morti assurde, di inutile sbigottimento e disperazione.