madre! di quel figlio…
No! Non è quello inchiodato.
Trafitto.
Fermato.
Fissato con chiodi.
No; non è il Golgota
luogo maledetto
Dove è mio figlio?
mio figlio… è lì!
In campo di sangue.
E tu Maria fino a ieri l’altro
non straziasti le tue viscere?
Non strappasti le tue vesti?
Madre trafitta sotto legno trafitto.
Ricordi Simeone: “...una spada ti trafiggerà l’anima”
Ricordi le sue parole?
Non ero madre anch’io?
Non sarebbe la mia anima
stata trafitta come la tua…. ?
Ma senza alcun conforto è ora la mia voce
E voi donne non faceste del “Shabbat”
un giorno di lutto?
Sostenimi almeno tu…
… Maddalena
il tuo animo da angosciato divenne cantico di gioia
Alla tomba vuota…
al sepolcro spalancato…
racconta ancora…
ripeti ciò vedesti e udisti:
” donna, perché cerchi tra i morti colui che è vivo?”
Va corri dov’è mio figlio.
Rimani lì…attendi... ti prego.
Il mio dolore rimane.
E’ lì morto…
morto come il tuo Maria…
Morto!?
Il tuo ora è risorto.
E’ tornato a vita.
E’ vivo…vivo!
Tommaso tu l’hai toccato.
E per mio figlio
la tua fede non viene a mancare nuovamente?
No!. Non voglio credere al bacio dato.
Ne ho dati tanti al grembo mio.
Al ventre mio che voi tutti ora accusate.
Mormorate: ”… meglio se non fosse mai nato!”.
Per un bacio dato è un ingannatore?
Un impostore?
Per un bacio?
Tuo figlio…
con un bacio... tradito con un segno d’amore?
Perfino il gallo canto quella notte….
quella notte eravamo due madri che piangevano…
Sono ancora io madre ?
Madre che ha generato….
… il figlio della perdizione?
No! Ho generato mio figlio.
Mio figlio.
E non chiamatelo “giuda”
Perché Giuda è mio figlio…
e io sono sua madre.
Sua Madre.
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