Infanzia
Luce che sale, cuore
che batte, vestito dal sole è
ramo e fiore, l'alba a velluto
l'aria ammanta, apri la tenda
che io guardi all'aia dove c'è
il grano per riempire tre cesti
di sogni buoni che fan ch'io lì, resti.
che batte, vestito dal sole è
ramo e fiore, l'alba a velluto
l'aria ammanta, apri la tenda
che io guardi all'aia dove c'è
il grano per riempire tre cesti
di sogni buoni che fan ch'io lì, resti.
Giorno che torni, casa
che odi vita a ricordo
di viole e cardo, sfoglio
le rose color del vento: sono
anima breve aperta nel tempo
dove c'è canto come un inchino
d'una chiara voce che a me, è vicino.
Infanzia che giochi, bimba
che attendi arcobaleno
di fantasia lungo l'argine della via,
nel mezzo del grano celesti file
di fiordaliso: sono corolle di celeste
cielo sopra quel viso. Dov'è quella bimba
che porge petalo e rosa, un fiore
a luce sopra il mattino
del cuore, ancora.
Poesia scritta il 21/05/2019 - 10:57
Da Ida Deschi
Letta n.950 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Ricordi d' infanzia e le emozioni che restano.Bella
Graziella Silvestri 24/05/2019 - 23:08
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.