Ogni uno di noi ha la sua poesia
ha la sua poesia
in tasca
come fosse un piccolo sasso
trovato sulla spiaggia
la poesia che abbiamo
ci prende per mano
gioca a scriversi sul selciato
rimbalzo di luce che sale
e ritrova lembo di cielo
la poesia è l’ombra che appare
quando il sole
ci viene incontro
è quello che resta dei raggi
sullo spigolo della finestra
è anche frase mai detta
ma posata
nel diario di casa
la poesia è la nostra
più interna stanza
prende luce
nella gioia che aspetta
sale a ritmo nel ricordo
ha baci al sapore di viola
conosce i nostri gesti
e le curve della nostra malinconia
è compagna che viviamo
nei pensieri e nei sogni
è parola ripresa
all’infanzia del mondo.
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Alternativa episodica del poeta
Stavo per scrivere una poesia
invece ho fatto una torta ci è voluto
più o meno lo stesso tempo
chiaro la torta era una stesura
definitiva una poesia avrebbe avuto
un po’ di strada da fare giorni e settimane e
parecchi fogli stropicciati
la torta aveva già una sua piccola
platea ciarlante che ruzzolava tra
camioncini e un’autopompa sul
pavimento della cucina
questa torta piacerà a tutti
avrà dentro mele e mirtilli rossi
albicocche secche tanti amici
diranno ma perchè diavolo
ne hai fatta una sola
questo non succede con le poesie
a causa di una inesprimibile
tristezza ho deciso di
dedicare la mattinata a un pubblico
ricettivo non voglio
aspettare una settimana un anno una
generazione che si presenti il
consumatore giusto.
Grace Paley