La resa
Patisco lunghi ed imploranti silenzi
che in attesa di essere confessati
mi percuotono dal centro
mentre affilate paure
lacerano i miei progetti,
naufraghi nell’impeto delle onde.
Potrei ricucirmi con i sogni
e divenire pulsante filigrana,
lenirmi con impacchi di vento
e timidamente rifiorire
in una lieta e impavida gemma
ma un sordo torpore
disseca ogni mia velleità.
E da vile voglio arrendermi
e scomparire, dimenticata
dentro una calda coperta.
che in attesa di essere confessati
mi percuotono dal centro
mentre affilate paure
lacerano i miei progetti,
naufraghi nell’impeto delle onde.
Potrei ricucirmi con i sogni
e divenire pulsante filigrana,
lenirmi con impacchi di vento
e timidamente rifiorire
in una lieta e impavida gemma
ma un sordo torpore
disseca ogni mia velleità.
E da vile voglio arrendermi
e scomparire, dimenticata
dentro una calda coperta.

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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie!


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Bellissima, incantata.




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Davvero bella, bravissima come sempre!


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Una poesia che resta impressa, davvero molto bella Millina...!


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Millina Spina hai scritto una bellissima poesia! Grazie! 



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Non è una resa ma il riscatto di una stupenda poesia.


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Melanconica...(ricucire sempre i sogni)






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