RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Ancora notte


Sveglio dall'insonnia.
Il mare opprime la mia vista
e all’orizzonte anche il mio sguardo.
Il giorno incalza l’alba
che ancora non spunta.
Come in un’ardente forgia
da quelle acque si leva una rossa falda.
Ecco il nuovo giorno.
Di questa vista rimango stupefatto
e ammirando le grazie del creato
resto.... (continua)

Salvatore Rastelli 02/11/2022 - 17:14
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Andare avanti?


Si vive di ricordi, di persone e sensazioni che ci hanno portato via per sempre, che ci hanno strappato dalle mani senza avere nemmeno il tempo di chiedere il perché. Il pensiero più straziante non aver potuto fare niente per impedirlo, non aver capito in tempo ciò che si stava perdendo, averlo considerato superfluo, quando in realtà era fondamentale. Te ne rendi conto quando è tardi, sentendo il tempo che passa, la gente che cambia, avvertendo sensazioni diverse, diventando ciò che nella vita avevi sempre criticato ed evitato. Le distanze più grandi, poi, non sono fisiche, sono emotive. Che vita sprecata quella passata a stare in un luogo col corpo e in un altro con la mente. La rassegnazione a ciò è l’infelicità. Non esiste nulla di più triste della speranza, dell’attesa di chi sa quello che vuole ma non può tentare nulla per prenderselo e stringerlo tra le braccia. Seguire i propri sogni vuol dire crescere, seguire i propri sentimenti vuol dire preferire l’irrazionalità. Crescita vu... (continua)

Martina Ciano 07/03/2017 - 18:20
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Angeli perduti


Negli anni quaranta
dopo la fine della seconda guerra mondiale
in un Novembre freddo
e tanta povertà
in un quartiere di città
tre ragazzi, Nino, Salvo e Filippo
non ancora maggiorenni
muniti di buongrado
e sempre in aiuto a coloro che avevano bisogno.
La gente del quartiere per la loro magnanimità
li chiamavano angeli.
Ma una sera accadde un fatto mai risolto.
L’unica tabaccheria del quartiere fu rapinata.
In una colluttazione tra tabaccaio e malviventi
il tabaccaio cadde per terra e morì per urto riportato.
I tre ragazzi quella sera erano fuori quartiere.
Nessuno mai seppe la verità.
Tutto rimase un mistero.
Come mai i tre ragazzi vennero imputati
di rapina e omicidio,
condannati senza alcun condono a quindici anni?
Ancora un verdetto del vecchio regime
e cala il sipario.
Dopo alcuni anni Nino morì in carcere.
Due anni dopo Salvo venne rinchiuso in manicomio
e nel gli anni sessanta Filippo
dopo aver scontato la pena uscì in libertà.
Ma negli anni nova... (continua)

Salvatore Rastelli 26/10/2022 - 19:41
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Aprile dolce dormire


Non arriva ancora la primavera e a volte nella nostra mente affiorano inaspettati ricordi:
Una sera del mese Novembre, io appena decenne, attraversavo un sentiero molto scomodo. Come Cappuccetto Rosso, portavo a mia nonna la pappa che mia Mamma preparava apposta per lei, poveretta e inferma.
Ricordo bene quella sera, soffiava un vento gelido e con il fruscio degli alberi mancava solo l’ululare dei lupi.
Questo non è un abbozzo da favola ma solo uno sguardo a un tempo vissuto e un augurio che questo Aprile non sia l'opposto del dolce dormire.... (continua)

Salvatore Rastelli 05/04/2018 - 19:30
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ARANCIONE


Opera non ancora approvata!

Marzia Versolatto 29/12/2021 - 15:11
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Aspettando l'autunno


Polvere. Polvere sugli occhi, polvere sul cuore.

Passeggiava solitaria e sentiva la polvere addosso. La faccia segnata dalla giornata di lavoro, la mente sgombra da ogni pensiero profondo. La musica nelle orecchie batteva, batteva forte, battevano le sue scarpe sull'asfalto caldo, batteva lo stomaco che reclamava la cena, battevano gli occhi cercando il risveglio.

-Finirà questa giornata finirà presto questo torpore- si ripeteva - non si può dormire per sempre -
I piedi viaggiavano a rilento, la sua mente viaggiava a rilento, la mancanza correva forte. Un vortice rapidissimo di immagini sbiadite tempestava i suoi ricordi e rendeva la realtà più vera, più sopportabile, più reale...ma i colori...che fine avevano fatto i colori?

Lei intanto si vestiva di nero e aspettava l autunno: il bordò delle foglie, il marrone intenso della terra. I rumori. La pioggia che testarda lava ogni cosa. Un ombrello per coprirsi, trovare riparo sotto qualcosa come un gatto imbronciato.
Non le er... (continua)


Michela Pomobello 30/09/2015 - 18:48
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Basilico e prezzemolo


Basilico e prezzemolo

L'odore forte di erbe aromatiche mi riempe il naso ma anche la mente di ricordi...

...un'estate calda e afosa passata qui, nella casa di campagna dei nonni paterni, tra rose bianche e gialle, rigogliose e profumate, affiancata da un orto tripudiante di verdure di vario tipo ed erbe aromatiche, affacciata sui campi verdi e gialli. La vista dalla finestra della mia camera da letto si perde su per le colline emiliane che degradano dolcemente ad occidente su un piccolo torrente, quasi sempre in secca a luglio. Mi raccontano che, però, in primavera inoltrata il suo letto gonfio di fresche acque da vigore alla vegetazione circostante.
Mi giunge da lontano il rumore del motore di un trattore che sta trainando un vecchio carro di legno colmo di balle di fieno raccolto nei campi secchi e infuocati. Il cane, Max, dorme accucciato all'ombra. È un bellissimo mastino napoletano dal manto grigio scuro e gli occhi tristi. Sta sempre solo e così quando scendo giù in corti... (continua)


Daniela Cavazzi 10/03/2013 - 16:14
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Buon Natale con Gino e Tina


Tanto tempo fa in una città italiana dopo la seconda guerra mondiale durante l’emergenza, due fratellini, Gino tredicenne e Tina undicenne, la sera del ventiquattro Dicembre andarono dalla zia a chiedere del denaro in prestito ma la zia era partita. Quella sera faceva tanto freddo e qualche fiocco di neve cadeva sulle loro teste, tanto che i lunghi capelli di Tina si coprirono tutti di bianco. Strada facendo per il ritorno verso casa in un angolo della strada videro un vecchietto appoggiato con le spalle al muro e ai suoi piedi un catino con la brace che lo scaldava. Chiedendo il permesso i due fratellini si accomodarono vicino al vecchietto. Nessuno di loro osava dire qualcosa. Tina poveretta tremava dal freddo il vecchio la guardava mentre quella brace diventava sempre più di un colore rosso violaceo. Ad un tratto il vecchietto disse:
“Avete ancora freddo voi due?”
I fratellini risposero: ”No, non abbiamo più freddo, grazie nonnino.
In quell’ istante quella brace divenne una ce... (continua)

Salvatore Rastelli 21/12/2016 - 19:59
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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CARA EBOLI...


Cara Eboli,
è da un po' che non ci sentivamo, a tu per tu.
Come stai, innanzitutto? Come vanno le cose?
A me? A me bene, grazie, non mi lamento di nulla... perchè cerchi di evitare la domanda, però?
No, nulla contro di te... ti chiedo questo perchè noto ogni giorno di più il tuo non voler reagire al "nulla" che sempre più avanza, per dirla come un noto film di qualche decennio fa...
... Già, qualche decennio fa, quando ti distinguevi per essere uno dei territori più estesi d'Italia, per essere una città vitale, sempre pronta a tutto, simbolo di civiltà ed esempio per tante altre popolazioni, come scrisse di te tempo addietro quello scrittore torinese, Carlo Levi, che nel suo ultimo viaggio per raggiungere i suoi amati contadini volle fermarsi, ancora una volta, qui.
Quando Eboli significava centro di un crocevia commerciale, culturale, quando il tuo nome indicava fertilità, cultura, quando sulle tue strade passavano fieri i secoli di storia, gli antichi Greci, Roma e il... (continua)

Manuel Miranda 13/10/2011 - 00:11
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