RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Gli occhiali


Erano i cosiddetti ‘ favolosi anni sessanta’ ed io, ero e sono una sessantottina, anche un po’ sorcina.
Erano gli anni in cui la vita era tutta un ideale e la gioventù uno strumento per realizzarli.
Non avevo ancora saputo l’esito dell’esame di maturità che mio padre, con premura e sicurezza nelle mie capacità scolastiche, mi trovò un lavoro come impiegata presso un ufficio di assicurazioni.
Ed io…….; che dopo le fatiche dello studio, pensavo di godermi una meritata vacanza, magari al mare….ma mio padre, saggiamente , mi disse che certe occasioni vanno prese al volo, e probabilmente aveva ragione.
Come prima esperienza, il lavoro mi piaceva ed era anche gratificante, aveva un solo difetto, la sera non uscivo mai in orario, se tutto andava bene, una mezz’ora dopo l’ora prevista.
La cosa non mi pesava molto, ma diventava un problema quando veniva in licenza il mio fidanzato, cosa che capitava tre volte l’anno: a Natale , a Pasqua e durante le ferie di Agosto.
L’episodio che segue a... (continua)

santa scardino 20/10/2019 - 18:45
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Guardarsi


Sempre il solito bar. Tutte le sere. Non passava neanche da casa. Si era stufato di sentire tutte le maledette volte le stesse parole:”Hai una famiglia, dove sei stato, con chi te la fai , vergognati”
Ci rientrava tardi, molto tardi. E al bar mica beveva alcolici. Rimaneva seduto per 2 o 3 ore a non far nulla. Certo, anime perse come lui ne aveva incontrate parecchie. La maggior parte tutti alcolizzati o quasi. Erano appena in grado di abbozzare una specie di discorso ma poi, sfasciati dall’alcol, i partner occasionali si afflosciavano e cominciavano a delirare. Non aveva nessuno. Ne per parlare ne per tradire la moglie. Si era costruito questa seconda non vita priva di significato e,quindi, vuota. Ma perché? Se lo domandava tutte le sere. Era successo tutto così lentamente, che neanche riesce ad individuare quale possa essere stato il fatto, la parola, lo sbaglio. Nulla di preciso che possa ricondurlo a ricostruire la deriva nel nulla in cui si sta avviando. Ed in cui sta facendo sci... (continua)

gabriele marcon 08/07/2015 - 13:10
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Ho sempre avuto mani sbagliate su di me.


Mi sono fatta toccare dalle dita sbagliate, baciare da labbra di cui avrei dimenticato subito il sapore. Ho fatto l'amore solo una volta, le altre forse ho fatto in modo di convincere me stessa che fosse amore e non sesso. Ho tremato dell'insicurezza e pianto dopo dal pentimento. Mi chiedevo spesso perché la dolcezza che mettevo nei gesti, alla fine si trasformasse in amarezza. Tra le lenzuola i soliti pensieri. "Cos'ho fatto?" Non riuscivo mai a capire in che situazione mi trovavo, avevo lo sguardo perso, respiri esagerati, e il resto intorno a me che funzionava a modo suo e faceva le sue cose. Faceva me. A volte ho avuto anche paura di farmi toccare da mani il cui tatto e il cui sguardo fossero duri e freddi. Temevo che con me non facessero l'amore, che i loro sentimenti, non fossi poi tanto brava a scatenarli. Mi é successo di guardare un punto fisso mentre uno di loro era dentro di me, non provavo nulla. Sembrava andare tutto a rallentatore, perdere senso. Sembrava avess... (continua)

Chiara Spada 18/05/2016 - 00:23
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I CAPRICCI DEL CUORE


Il giovane gentiluomo, dai capelli corvini e il mento deciso, era arrivato da poco più di un mese, ma già aveva portato scompiglio nella proprietà vicina. Mr Macomb, aveva tre figlie Janet, July e Judy, giovani graziose, in età da marito, pronte a dichiararsi innamorate del nuovo vicino. Ma egli aveva anche un'altra figlia, di poco minore delle altre, la quale non sembrava condividere con le sorelle, il medesimo interesse per Mr Deker.
Era Domenica, e come sempre le sorelle Macomb uscivano insieme per andare a Messa. Da un mese però, anziché tagliare per il sentiero, solevano costeggiare la via principale, allungando la passeggiata, pur di passare presso la proprietà del signor Deker, nella speranza d'incontrarlo. E la speranza era accresciuta, da quando la maggiore aveva sentito un pettegolezzo, da una delle donne del paese, la quale conosceva una delle cameriere, del signore in questione, che a sua volta l'aveva udito dalla governante. Sembrava che la festa che egli avrebbe dato di ... (continua)

Marirosa Tomaselli 13/10/2015 - 12:55
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I due colombi


Dopo un breve ma intenso viaggio di nozze trascorso in una delle perle della Costiera Amalfitana, precisamente a Vietri, io ed il mio soldatino Luca, partimmo alla volta di quella che sarebbe stata la nostra fissa dimora. Un viaggio lungo quasi 1100 chilometri, nella mitica Fiat 500L. Quando ci fermavamo all’autogrill facevamo sempre benzina da soli perché ci vergognavamo di mostrare le bottigliette di pomodori che mio padre, a nostra insaputa, aveva infilato tra gli spazi del motore.
La nostra destinazione era Villa Opicina ,( il paese in cui è ambientato ‘’Va dove ti porta il cuore ‘’ della Susanna Tamaro), un bellissimo paesino sulle colline di Trieste, ad un paio di chilometri dalla Slovenia.
Il clima non era certamente quello che avevo lasciato in Campania,un clima che in seguito fu commentato così da un collega di mio marito:’’ Capità , (era anche lui del sud), qua per undici mesi fa freddo e per uno fa fresco,’’ In effetti d’estate era una bellezza, tanto è vero che... (continua)

santa scardino 12/06/2020 - 19:16
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I giorni di un bacio


Ne vede solo la sagoma, ne sente il palpito, al di là della strada, dietro il vetro della porta che dà sul terrazzo. La ringhiera di ferro traccia il limite della sua intimità, lui la vìola allungando lo sguardo e immaginando l'armonia della sua figura, imperfetta. Per lui l'universo.
Il sole sorge di fronte alla finestra di Walter che si ferma un istante, scostando la tenda con la mano con cui tiene la tazza del caffè, l'altra mano sul vetro, protesa.
Riesce a vederla quando con un movimento deciso, lei traccia una scia sulla sua porta, al di là della strada, oltre la balaustra.
“Babbo, io e la mamma siamo pronte!” Valentina corre incontro a suo padre, il caffè oscilla fino al bordo della porcellana.
“Dammi un bacio piccola, ci vediamo stasera, fai la brava a scuola!” Walter si abbassa per salutare la figlia.
Sua moglie è lì, a un passo. Un bacio appoggiato, due bocche distratte si promettono un dopo, in cui credere. Le guarda andar via, farebbe qualunque cosa per loro “Su ragaz... (continua)

Grazia Giuliani 20/11/2019 - 12:45
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I nostri sentimenti


Hai lasciato una traccia visibile nel mio cuore,
mi assegni qualche pagina della tua vita,
resto unico amico storico, fra i tanti, davvero tanti,
ti sei affezionata, rilevo quanto mi ammiri,
sei una piacevole sorpresa
potrei fermarmi a lungo sul tuo cuore,
è subentrata una dolce passione,
senza richiesta hai preso posto nel mio cuore,
sei sempre nei miei pensieri
brillantemente, hai superato ogni aspettativa
i nostri sentimenti lievitano a pari passo,
a proposito non posso più fare a meno di te
mi sistemo al piano superiore
del cuore, della mia amica del cuore,
travolto oramai dal tuo sorriso irresistibile,
e condizionato dalle tue affettuose precipitazioni!!... (continua)

FADDA TONINO 24/02/2023 - 11:36
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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I racconti del mare


Partono da lontano
dall’orizzonte cullandosi sulle onde tranquille
fino alla deriva
Quanti frasi d’amore, quante storie finite,
nostalgie lontane accarezzano le acque;
ed io seduto sul muretto ad ascoltare
mentre, intorno a me, l’alba lascia spazio ad un nuovo giorno.
Mare parlami ancora di lei, di lei che è così lontana
Porta anche lei con te insieme ai tuoi racconti
Fa che la tua limpidezza
porti la trasparenza della sua immagine riflessa, ma ancora sfocata.
Fa che lo scroscio delle tue onde
la ricomponga pezzo per pezzo
mentre le tue acque brillano ancora sotto i raggi del sole.
I racconti del mare mi spingono a guardare ancora più’ lontano ,
a sentire ancora più’ forte il tuo profumo.Quanto tempo dovrò’ ancora aspettare
Le parole del mare disegnano dentro di me
l’immagine di un amore profondo,
ma non solo per me, ma per tutti quelli che lo guardano
e lo ascoltano giorno dopo giorno
Ora questa spiaggia d’argento,
baciata dal vento d’estate si illumina sotto il ... (continua)

luigi Pirera 08/10/2015 - 19:15
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