RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La forza di vivere


Giulia si è seduta su di uno scoglio, il suo sguardo si perde in lontananza, oltre l’orizzonte, il mare davanti a lei è di un azzurro intenso, quasi calmo, solo di tanto in tanto sente il rumore delle onde che s’infrangono contro la scogliera, dovute forse a una barca o a una nave in lontananza.
E’ormai pomeriggio inoltrato, il sole è basso sull’orizzonte e il cielo comincia a tingersi di rosa.
Ogni volta che vuole ritrovarsi sola con se stessa, corre proprio lì, in quell’angolo di mondo che le sembra essere tutto suo, dove può liberare tutti i suoi pensieri anche quelli più nascosti, anche quelli che le fanno male, che vorrebbe non avere mai avuto.
Ha bisogno di stare sola, di ricostruire la sua vita, di dare un nuovo scopo alla sua esistenza.
Luigi era uscito dalla sua casa dopo quindici anni di vita insieme: una convivenza agitata, turbolenta, piena di contrasti, d’insofferenze, ma finalmente era finita.
Non era stata certo indolore la decisione di chiudere una storia che per l... (continua)

Roberta Sbrana 26/09/2013 - 01:02
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La Furba Nana di Bretagna


Non me lo nego di saper riconoscere tra mille opere quella più bizzarra, in cui la Furba Nana, così chiamata per la sua loquacità sorniona e la statura a dir poco modesta, manda Rino, suo figlio, al mercato, proprio quando fra gola irritata e raffreddore, molta voglia non ne aveva.
Allora egli indispettito, al Bicocca se ne andò, passando così da Rance* di Bretagna ai Navigli milanesi, ove nuovi incontri coccolavano le sue giornate grigie. Giodatte, romano amico suo, il cui nome deriva dalla frase a lui più ripetuta, ovvero:"Giò, datte na mossa", lo esortava a frequentar folcloristiche feste, nelle quali panettoni e zuccheri filati deliziavano i loro palati. Tuttavia la strada sua non era quella, così, come un lampo nel deserto, il suo istinto lo condusse a ritornar per vecchie vie.
La Furba Nana, sola e rassegnata, non pensando a un suo ritorno, rammentava nel profondo tutto ciò che aveva intorno. Promise perplessa, di rendersi migliore per se stessa.
A fine anno nel ment... (continua)

Luca Aceti 21/02/2018 - 10:33
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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LA GIUSTIZIA


Dopo aver collezionato quasi 200 numeri del fumetto a colori ZAGOR e contemporaneamente aver iniziato a leggerli, arrivato al numero 10 mi accorgo di non trovarlo più,anzi dopo averlo letto a metà, quando arrivo a riprenderlo per continuare la storia non lo trovo. Così, avendo ormai interrotto il filo-flusso della lettura, ne prendo un altro numero e leggo quello.
Oggi, mentre stavo scartabellando tra libri e fogli ho sbirciato il numero 10, con discreta soddisfazione. A causa
della sua scomparsa avevo anche perso la voglia di finire la collezione e avevo disdetto i nuovi numeri. Così, posato lo sguardo sulla costola della copertina, dopo aver letto il titolo del volume mi sono detto: vai,avevo perso proprio LA GIUSTIZIA!... (continua)

paolo fidanzi 21/05/2017 - 21:23
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La lanterna


Un aforisma di George Bernard Shaw dice: «L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare»
«...e di fantasticare» aggiungo io.
Se mi chiedono: «Quand'è che cresci?» rispondo sempre con un sorriso, tranne nell'udire la seguente e irritante esclamazione: «Sei proprio un bambino!»
Beh, in tal caso tendo a diventare monello. Ehi, bambino no, eh! Sennò faccio bisticcio e non pongo fine al dissidio se l'antipatico o l'antipatica della situazione non mi recita questa formula: «Pace, pace, pace, la cocuzza non mi piace.»
A ogni modo, essendo un grande lavoratore, di fantasia intendo, tra le varie cose, ciò mi permette di riadattare tutto ciò che voglio.
Ecco un esempio concreto: un paio di settimane fa, mentre camminavo lungo un vialetto, notai una lanterna collocata sul muretto di recinzione di una graziosa villetta. Il dispositivo di illuminazione era rivestito con corteccia verdastra che risultava chiaramente dipinta. Osservai per qualche minuto que... (continua)

Giuseppe Scilipoti 13/02/2021 - 12:56
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LA LEGGE DEL SERPENTE


LA LEGGE DEL SERPENTE

“Amatevi, gente del mondo intero, amatevi sempre ed in qualunque modo; l’amore, qualsiasi forma assuma, è sempre benedetto ed è sinonimo di felicità. Non bisogna mai aver paura di amare ma di odiare. Credete nell’amore universale, quello vero, incondizionato che non ha sesso né differenze d’età. E’ questa la vera libertà da difendere a tutti i costi e non esiste cosa più bella al mondo di sentirsi veramente liberi di amare chiunque: maschi con maschi, donne con donne, vecchi con giovani, ciascuno libero di tirare fuori la propria sessualità con le sue forme, inclinazioni e gusti. Un rapporto affettivo anche al di fuori del matrimonio che in fondo è solo un contratto che non può legare o sostituire un sogno. Non esiste ciò che chiamano <<perversione sessuale>>, è un inganno inventato dai falsi moralisti e soprattutto dalla chiesa che giudica senza conoscere l’amore fisico, un artificio creato per anestetizzare le coscienze e neutralizzate l’istinto s... (continua)


Claudio Cisco 03/06/2020 - 20:55
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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01/01/1970 - 01:00
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La mascherina


[Nessuna mascherina, nessun ingresso, nessuna uscita]
Così recitava l'insegna al neon sopra l'hotel. A rendere la situazione maggiormente tediosa, un agile drone volante di nome Nikita dalla robotica voce ammonitrice che ripeteva agli ospiti le stesse identiche parole nell'eventualità in cui fossero stati privi del dispositivo di protezione.
A volte, per prevenzione, quell'apparecchiaccio attivava un congegno di sicurezza che isolava i trasgressori in specifici ambienti, fino a quando non avessero indossato le stramaledette mascherine. In caso di assenza delle suddette, bisognava attendere qualcuno del personale per poterne riceverne almeno una.
Una sera, in seguito ad una rilassante sauna, mi trovavo sdraiato in posizione prona su una panca, con un asciugamano avvolto intorno alla vita. All'improvviso, un tizio grassoccio, arrivando di soppiatto, mi sgraffignò sia la mascherina - che tenevo momentaneamente abbassata sotto al mento - sia il marsupio appeso sullo schienale di una sed... (continua)

Giuseppe Scilipoti 25/08/2020 - 09:00
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