RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

San Lorenzo


Guardo una stella cadente e penso ad un desiderio da esprimere.
Non mi viene in mente niente!
Allora chiudo gli occhi ché la parola desiderio racchiude in sé il consiglio di far a meno delle stelle.
De-sider. Senza stelle.
Forse perché le stelle sono la cosa più lontana da noi che crediamo di conoscere, mentre i desideri sono talmente nascosti nel nostro intimo da essere quasi invisibili.
Desiderare senza stelle, ché la flebile luce di quella trama celeste già ci distoglie e distrae. Ma molto più delle stelle, ciò che ci distrae, è qualcosa di ancora più intimo, il nostro pensiero, le nostre considerazioni.
Ed è lì chiara nella sua etimologia la spiegazione: il contrario di desiderare è considerare.
Con-sider. Con le stelle.
Perché le stelle ci guidano, le leggiamo dalla notte dei tempi e ci danno buoni o cattivi auspici. Ci guidano. Sono la rappresentazione della realtà, i dati certi. Sempre là, quasi immutevoli.
Cosa c'è di più incerto di un desiderio?
Cosa c'è di più s... (continua)

Michele Facchini 21/07/2021 - 11:24
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Sciarra tra Maritu e muggheri


Il litigio tra Marito e moglie. Brano in dialetto siciliano e in italiano)

(Parla la moglie)
Va beni vah!
Mancu accuminciasti a scriviri sta minchiata
Ca già si capiu unni va a finiri sta mala parata.

Chi vordiri stu gran titulu a carattiri cubitali?
E poi cu l’ha dittu,
ca prima veni a parola “Maritu”
e dopu chidda da “muggheri”?

Mi spieghi pirchì “Maritu”
u scrivu cu maisuclu
mentri chidda parola “muggheri” usi u minusculu?

T’ha fari canusciri immediatamenti,
ca si sempri nu tintu maschilista impenitenti?

Insumma… chi voi diri da to mugghera,
ca pi casu ca è na chiaccherura e tinta parrittera?

A virità è ca sugnu troppa bona e tolleranti,
e nun fazzu questioni mancu pi nenti.

U tortu fu mia ca mi misi cu unu comu a tia,
ca sì nu perfettu deficienti.

C’è na bedda differenza tra mia e a to persuna…
Fussi come na stunatura a confrontu cu na bedda canzuna.
Supra a chistu nun ci chiovi in conclusioni.
Prova tu a darima na giusta dimostrazioni!
... (continua)


Vincenzo Scuderi 26/10/2017 - 08:18
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Sei andata via


Sei andata via come un soffio di vento
ed il mio cuore hai spezzato.
Chi farà ora il pane secco della mattina
e chi mi offrirà il San bitter da bere?
Manchi come una madre che insegna al figlio e non chiede nulla in cambio ,
come la neve che scende senza tonfi o botte.
Silenzioso silenzio del mio tormento,
come un profumo che non si spruzza ma si ha sin dal principio del giorno.
Anima mia , cuore dolce di tutti quei sapori,
che da piccolino mi tenevo stretto e profumo dei fiori del giardino dove tu ammiravi  il tempo. Sei fuggita prima che l'autunno venisse a regalarti i suoi colori.
Ci hai donato il sapore amaro della certezza,
che davanti alla morte, esiste la dolcezza.
Ora riposati e da lassù insegnaci ad amare prima col cuore e dopo con gli occhi come facevi tu. Donaci i tuoi sorrisi come raggi solari che abbagliano il cielo, le tue lacrime come pioggia primaverile che scende veloce  e i tuoi ricordi come la magia del tempo che passa veloce senza mai fermarsi.
Ti ri... (continua)

Patrick Pelle 28/10/2015 - 16:36
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Semplici sensazioni


Era terrorizzata al pensiero che qualcuno ,anche una sola persona potesse entrare in lei, nella sua mente .
Clara era una ragazza semplice, ricca di umiltà senza aver mai pensato che magari un giorno i suoi pensieri potessero pop ure diventare di dominio pubblico; alla fine lei lo faceva perché si perdeva in quei momenti, quando scriveva entrava improvvisamente nel suo mondo magico e come afferava la penna le bastava chiudere gli occhi per immaginare di essere nei suoi racconti.
Avrebbero letto i suoi racconti, altra gente,gente estranea si sarebbe immersa in quei fogli così segreti a lei, così importanti...
Il fatto più curioso di questa sua svolta non era la paura di eventuali critiche o di rifiuti o addirittura di figuracce ,no!
I suoi pensieri si limitavano solo alla condivisione di una parte nascosta di sé con il mondo: tutti avrebbero saputo...
Al pensiero diventava rossa come un peperone e i riflesso sugli specchi potevano confermato.oltre lo spavento però celava dentro di ... (continua)

Cristina Del perugia 18/01/2019 - 12:12
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Sempre li


Non potevo sapere da quanto tempo stava fermo la,immobile, erano trascorse troppe ore da quando ci parlai l' ultima volta ma come sempre nessuna risposta.
Non mi capacito più, è una continua guerra con me stesso ormai da troppo tempo : da una parte vorrei prenderlo e gettarlo addosso a me ,stringerlo forte in un pianto devastante dicendo con voce tremante che ci sarei stato sempre io li con lui e che per nulla al mondo sarebbe rimasto solo ma dall'altra parte conoscendolo bene è meglio ch'io non faccia niente a meno che non venga richiesto.
Occhi scuri, perennemente lucidi che fissavano fuori dalla finestra a fissare non so cosa mentre una tempesta inferocita si stava abbattendo nella città da un ora o poco più, sembrava che non fosse li con me in quella stanza e io fermo immobile a non saper cosa fare per rompere questo muro impenetrabile.
Il vento fuori era parecchio forte,gli alberi vicino avevano i rami piegati dalla forza,la pioggia veniva giu con una ferocia che pareva volesse... (continua)

Cristina Del perugia 12/05/2017 - 20:26
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Sensazioni


Opera non ancora approvata!

Cristina Del perugia 11/08/2021 - 03:23
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Senza passato


Il temporale arrivò all'improvviso spazzando via l’ arsura di quel giorno di luglio.
Gocce grosse come chicchi d’ uva che lavavano le strade del piccolo paese.
Violetta s’ affacciò alla finestra sbottonandosi di più la camicetta e respirando quell'aria fresca che profumava di gelsomino. Il libro aperto sull'ultima dispensa del professore Bartoli, mancava solo un giorno all'esame di storia antica e lei sentiva immancabilmente quel senso di ansia che l'opprimeva, impedendole di respirare. Già perché lei, a dispetto dei suoi genitori, due professionisti affermati e di successo, non si sentiva mai adeguata. Era una sognatrice, amava l’ arte in tutte le sue forme e anche se pensava di non aver talento dipingeva dei bellissimi volti, enigmatici e con un fascino d’ altri tempi, quasi come se li avesse già visti o incontrati in un’ altra vita.
Lo squillo del telefono la fece sussultare, rispose sapendo già chi fosse.
“ Si papà… ho studiato, tranquillo, non è così pesante, ok ti farò sapere... (continua)

Anna Rossi 13/10/2018 - 04:38
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SIGNORI E SIGNORE, SANTA CALAUSE!


Com'era cambiata la sua casa, ora splendeva di sempreverdi e luci. Già le luci. Il tempo aveva cambiato anche quelle, ma se ci pensava era il male minore. Si decise ad entrare, cominciava a fare freddo. Dentro lo aspettava il camino acceso ed un albero addobbato. Nessuno poteva vedere la sua casa, se non egli e i suoi aiutanti, ma non avrebbe potuto comunque lasciarla com'era. O forse sì? Era logorato dai dubbi. Si guardò allo specchio, cosa restava di lui? Non restava nulla, solo una facciata, una sagoma sorridente che non era più lui. Guardò ancora la sua immagine e ancora, era vecchio non c'era che dire, era nato in una tempestosa notte, per dare speranza a chi non lo sapeva più, quelli come lui esistevano a metà, nessuno poteva vederli o sentirli, ma nel loro mondo erano veri, provavano delle emozioni, avevano dei sentimenti. Si allontanò dallo specchio, vedersi così in rosso e sorridente, rendeva ancora più amare le sue riflessioni. Quando tutto era cominciato era diverso, era tut... (continua)

Marirosa Tomaselli 07/12/2016 - 19:53
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