RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Lasciami cadere con te


“Suona per me,
dalle viscere degli inferi,
ancora una volta voglio sentire l'eco della tua mannaia,
che s'abbatte sulla mia insana follia”.

Un'auto corre sull'asfalto ghiacciato.
Cerco le tue labbra infuocate.
Cerco le tue virtuose sensazioni.
Cerco quello che non si può cercare nel quotidiano dormire.
Suona per me il tuo zampillo di sangue bollente.
Oramai non posso sentirti
i rintocchi del tempo mi rendono sordo.

“Il buio illude i miei occhi.
Prendi il mio pianto,
mentre nella notte corro da te.
Non conta lo scorrere delle ore,
non contano le pulsazioni del vulcano seppellito in me.
Tu sei lì in attesa,
io sono nel cilindro delle idiozie.
Eppure vivo
mentre morendo corro da te”.

Suona,
ti prego
voglio ascoltare lo scricchiolio delle lame ricurve,
delle catene dei morti viventi,
delle budella morse dai topi.
Corro da te che fuggi,
corro nella notte senza meta
senza un'auto da guidare,
senza un sogno da inseguire.
Inseguo me stesso nella notte del tem... (continua)


genoveffa genè frau 18/07/2022 - 23:56
commenti 4 - Numero letture:362

Voto:
su 3 votanti


Le cento candeline


«Moviti cu si cannili!» bofonchiò Carmine a Tonino, suo fratello.
Un minuto dopo, Salvatore, il figlio di quest'ultimo, prese l'accendino e a una a una accese le cento candeline colorate sulla torta di compleanno di Maria, la bisnonna.
«Nonnina, è il momento di soffiare» le disse Rosaria, una delle nipoti, svegliandola dolcemente. L'anziana, adagiata sulla sedia a rotelle, aprì lentamente gli occhi, preceduto da un movimento della bocca come se stesse masticando a vuoto.
«Matri! U' focu!» esclamò nonna Maria presa dal panico; tuttavia, con agilità inaspettata, lanciò il suo scialle di lana sopra le tante fiammelle tremolanti, riuscendo a spegnerne novantanove. ... (continua)

Giuseppe Scilipoti 10/04/2021 - 10:10
commenti 6 - Numero letture:585

Voto:
su 7 votanti


Le montagne


Chi sono i conquistatori delle vette, in un mondo roccioso, in quanto anche meraviglioso? Persone munite di fede, coraggio, amore e oltre tutto, passione per le montagne, rocciatori, scalatori, scoiattoli e quant'altro, uomini, donne che a volte hanno messo la propria vita per la salvezza altrui. Silente notte giù a valle, intanto che nelle alte cime rocciatori, appesi come scoiattoli con un vento gelido, aspettano il mattino per poi proseguire alla conquista della vetta,se mai. Oltre il coraggio, spinti dalla passione e accompagnati dalla fortuna, che purtroppo tante volte resta fatale. Questi sono i conquistatori delle montagne, onore e vanto e a chi vigila sopra le montagne per la salvezza altrui rischiando la propria vita.... (continua)

Salvatore Rastelli 19/04/2017 - 19:56
commenti 3 - Numero letture:1077

Voto:
su 3 votanti





Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti





Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti


Le scalate


I monti, chiamano il mio nome. Mi esortano a scalarle e a confrontarmi. E se dovessi incontrare difficoltà o impedimenti?
Una volta un carissimo amico mi disse: «I problemi fungono da ostacoli, gli ostacoli rappresentano sfide che vanno vinte. Stai tranquillo perché il tuo energico entusiasmo ti permetterà quella spinta essenziale per andare avanti. Ricordati infine che non c'è crescita senza cambiamento.»
Queste parole, ora come non mai, risultano risolutive. Mi incammino a testa alta, non meno massiccio di quelle catene montuose laggiù.
Monti: non manderò tutto a monte! Arriverò nelle cime prefissate, costi quel che costi!... (continua)

Giuseppe Scilipoti 20/04/2021 - 10:14
commenti 8 - Numero letture:608

Voto:
su 9 votanti


le verità menzogne


Mi hanno mostrato un mondo dove si é ossessionati dalla presenza di un altra persona sempre al tuo fianco come se non si accetta l idea di staccar il cordone ombelicale per proseguir da soli. E son le stesse persone che si costruiscono la loro gabbia promettendo e firmando.uno di quei tanti cartacei scritti da gente autoritaria che ricopia delle leggi non conoscendone i valori di origine di esse; infatti gli stessi che dopo il matrimonio ti fan firmare un mutuo mostrandoti il giardino di eden e poi ti lascian nuotare tra le fiamme dell inferno.
Mi hanno mostrato un mondo dove si lavora per vivere perché ti mettono dinanzi a bisogni continui facendoci indossare pantaloni.bucati cosi da dover spendere.il tutto e continuare a occupare la vita al lavoro per non aver tempo di osservare i grandi furbi dell economia in vomitevoli vacanze lussuose.
Mi hanno mostrato come hanno lavato il nostro puro cervello mettendo a tacere l anima, creando posti di raduno di vario genere come edifici riv... (continua)

Sara Ciuffreda 11/07/2016 - 21:22
commenti 1 - Numero letture:989

Voto:
su 1 votanti


Letterando


Ho incontrato la Cantatrice calva che aspettava Godot insieme ai Promessi sposi per andare in treno a trovare i Fratelli Karamazov, Jacopo Ortis, Liolà e le Sorelle Materassi. Dovevano festeggiare Don Chisciotte, Il maestro di Vigevano e Robin Hood che aveva attraversato il Deserto dei Tartari insieme alla monaca di Monza e ad un gruppo di carmelitane con le calze perché avevano freddo ai piedi.
Era iI 1984 e, dopo un periodo di Guerra e pace in cui c'era stata ogni sorta di Delitto e castigo, A sangue freddo, guardando il Ritratto di Dorian Gray senza Orgoglio e pregiudizio giunsi, dopo una rullata di un Tamburo di latta, a sostenere che Il conte di Montecristo e il Gattopardo erano andati alla Ricerca di un mondo perduto per raggiungere addirittura  l'Insostenibile leggerezza dell'essere...oh..boia Faust !!..  per questa cosa mi son rotto proprio i Buddenbrook...!
Comunque, in una notte di Cime tempestose io, Lolita, Ulisse e Pippi calze lunghe decidemmo, per dimenticare questo Gi... (continua)

Ferruccio Frontini 04/02/2021 - 18:02
commenti 4 - Numero letture:558

Voto:
su 1 votanti


Libertà


27 ottobre 2017, una data da ricordare.
Oggi è l'ultimo giorno di prigionia, sono già fuori e in questo preciso istante mi appresto a caricare i bagagli sulla mia automobile, parcheggiata all'esterno del penitenziario. Dopo mesi, finalmente torno a casa. È stata veramente dura. Provare per credere.
Ammetto che in dei momenti di estremo sconforto, desideravo morire dovuto al raggiungimento del limite di sopportazione, infatti, durante la difficile permanenza, nonostante la mia indole paziente e il cercare di adattarmi, mi sono rilevato anche fin troppo irresoluto a causa dei bifolchi con cui ho avuto a che fare.
Alzo lo sguardo e osservo con odio il Cristoforo, la struttura che mi ha "ospitato", un palazzone grigio ed austero, considerato un autentico cesto di mele marce, collocato a Gibino, una delle peggiori zone di Gatannia.
Il perché andai a finire in questo maledettissimo reclusorio?
È una storia lunga da raccontare, basti sapere che, disgraziatamente, quasi un ann... (continua)

Giuseppe Scilipoti 17/01/2020 - 11:07
commenti 9 - Numero letture:788

Voto:
su 9 votanti


LIMA 512


Elena era stanchissima, non ce la faceva più a resistere a quella vita così stressante.
Il lavoro, la casa e gli impegni che si accavallavano gli uni sugli altri, rendevano la sua vita un inferno, ma quella era la sua vita, l’aveva decisa lei, ma ora si sentiva prigioniera, in gabbia e non riusciva più a sostenerne il peso.
Si districava tra il traffico caotico della sera, Elena guidava quasi in automatico, ed era come se la macchina da sola conoscesse la strada.
I suoi pensieri invece volavano lontani e una domanda le rimuginava nella testa “Perché mi sono ridotta così?”.
Elena era stata una brillante studentessa all’università, si era laureata in archeologia e aveva anche vinto un dottorato di ricerca che le aveva permesso di andare con un gruppo di archeologi in Perù per degli studi su quei siti così particolari e misteriosi del Sudamerica.
Allora, ed erano già passati molti anni, aveva lasciato la sua famiglia, i suoi amici ed era partita senza nessun rimpianto. Aveva lavor... (continua)

Roberta Sbrana 13/06/2017 - 00:01
commenti 1 - Numero letture:1022

Voto:
su 0 votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -