RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Svegliati i sogni.


Il desiderio di passione si riscontra e si scontra con lo stato di adolescenza,
con la ricercata indipendenza ma la consapevole restrizione.
Una voglia di nuovo, una voglia di protezione, affetto, compagnia,
un ricercarsi nei sogni ma un non trovarsi nella realtà.
Incontinua insoddisfazione, rabbia e tristezza che cercano di uscire solo quando non hai razionalmente il controllo di te, solo quando non sei pienamente tu a dettar legge ma quando lo è la tua parte più vera, incondizionata, indiscriminata..
Quando?
..nei sogni..
Ma ogni mattina proprio quei sogni continuano a rimanere lì inconclusi, irrisolti, insfogati
Restano lì
Dentro di te
Te che ti alzi e continui a lasciarli lì.
Imprigionati nel sonno.... (continua)

Francesca Olivi 02/09/2014 - 07:25
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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TRA TERRA E MARE


TRA TERRA E MARE

Nascosta tra numerose piante di fico d’india, in una campagna incolta, nei pressi di Menfi, la vecchia abitazione di Samuele, sembra ormai destinata alla rovina. L’uomo aveva vissuto molti anni in America per inseguire la fortuna e per sfuggire dalle proprie sconfitte. Raggiunto un certo benessere, il gioco e l’alcool lo portano al declino finanziario. Tornato in Sicilia, cerca rifugio nella sua vecchia casa vicina al mare, ma deve fare i conti col suo passato e con le sue sconfitte. Sarà Linda, una pittrice inglese che gli farà ritrovare fiducia in sé stesso e l’amore per la vita.


Si sviluppavano basse, scompostamente, articolate in braccia costituite da pale ricoperte da spine, numerose spine pungenti e poste quasi in una difensiva di guerra. Crescevano selvagge tra rocce, muretti in pietra, rovi e sterpaglie in quell’agro collinare, abbandonato e arso da un sole accecante che splendeva implacabile in un cielo blu privo di nuvole, grovigli di pale ver... (continua)


Patrizia Lo Bue 22/07/2020 - 15:55
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Tradimento


Difficile ricordarsi un periodo vissuto così intensamente, senza
sentirsi parte del quotidiano ma parte della vita e di qualcosa di
davvero più grande: le amicizie, la famiglia e tutte quelle piccole
felicità che, ora, non mi passano più inosservate.
Quel lasso di tempo siamo riusciti a viverli (io e Monica) con
gioia con le nostre famiglie, gli amici, la quotidianità. Dopo aver
pranzato (il giorno prima) a casa, cosa insolita da mesi, ci siamo
rilassati e decidiamo di prenderci una breve vacanza, assieme
alle persone più care, che per i noti motivi d’impegno non
riuscivamo più ne vedere ne sentire, tranne in web camera.
Nella vita di ognuno di noi, ogni giorno, siamo portati a fare
piccole o grandi scelte che ci spostano leggermente verso un
certo stile di vita che, diversamente, avrebbe sicuramente preso
un nuovo percorso. Ma perché non immaginare che questi bivi in
cui ci siamo soffermati a prendere decisioni, anche velocemente,
non siano, di fatto, realmente stati vi... (continua)

Savino Spina 08/08/2016 - 23:29
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Turi Lacca...


Correva l'anno 1982 ed insieme all'amico Turi, dovevamo recarci alla visita di leva presso la capitaneria di porto della poco distante Aretusa.
Ricordo bene anche il giorno... Ventuno aprile.
L'autobus partiva dalla stazione alle sei in punto, ed io avevo già fatto il biglietto e mi ero seduto a metà corriera.
Ricordo che fui in apprensione per l'amico, il quale ritardava vistosamente rispetto l'ora di partenza.
Per tale motivo pregai il conducente di temporeggiare qualche minuto ancora, spiegando il fatto che avremmo dovuto essere sottoposti a visita di leva.
Ebbene, scoccarono le sei e cinque minuti e l'autista dovette fare il proprio dovere con o senza l'amico Turi.
Pensai durante il tragitto ad un qualsiasi possibile contrattempo non capacitandomi per nulla al mondo, dei tanti possibili motivi validi di questo imprevisto ritardo.
Percorsi gli ottantaquattro chilometri che distano da Ibla ad Aretusa, finalmente approdai verso le ore otto e trenta minuti nel piazzale antista... (continua)

Giovanni Santino Gurrieri 20/04/2016 - 16:59
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Tutto per bene


Fredda vendetta la sua, subdola e non violenta. Era una goccia che scavava la pietra. Il tanto vezzeggiato Papà non si era occupato di lei quando era il momento dell'età più verde; d'altra parte lui teneva anche una famiglia legittima, e da alcuni obblighi non poteva esimersi.
L'assenza del padre, compensata vagamente dagli anziani nonni, pretendeva il conto salato ed acido nelle feste comandate. Il Natale non era mai presente, festeggiavano insieme il secondo giorno:
“Tanto è uguale...” diceva la mamma.
Mica vero!
Il capodanno a volte c'era ma più spesso rimandava tutto alla prima domenica successiva.
Oltre la famiglia sagrada c'era poi il lavoro. Le spese chiamavano al doppio dovere:
“Papà deve lavorare sempre per avere i "cittini" per te...”

Certo, come diceva lui, compensava con la qualità la quantità delle giornate di assenza. Pietosissima bugia.
Lei veniva dopo la famiglia ufficiale e dopo il lavoro, a seguire solo la mamma che era l'ultimo dei pensieri del... (continua)


Beppe Billi 01/03/2019 - 08:43
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Un cuore di fanciulla


Dopo ore ed ore davanti al PC, aveva deciso, avrebbe chiuso il computer, era inutile angosciarsi ancora alla ricerca di qualche buona idea per finire il suo libro per ragazzi. Era quasi l’ alba ed aveva gli occhi arrossati dalla stanchezza e le mani intorpidite dall’ uso della tastiera, insoddisfatta, cancellò tutto ciò che aveva abbozzato.
Visto che il cielo cominciava a brontolare e per paura che un eventuale temporale le bruciasse il computer, staccò la spina dalla corrente. L’ aveva appena fatto, quando improvvisamente un fulmine squarciò la notte ed illuminò la stanza; Virginia sussultò dallo spavento.
Ad un tratto, in mezzo alla stanza semibuia, apparve la sagoma di una figura che poi si fece sempre più chiara. Era una donna, Virginia credette di sognare, ma l’ immagine le parlò dicendole: ” Sono Claudia mi stavi aspettando?” Virginia aprì la bocca e dalla paura, non emise alcun suono, Claudia continuò: ” Sono la fantasia, quella che hai lasciato nel tuo cuore di fanciulla, l’ ... (continua)

Anna Rossi 22/08/2021 - 06:16
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