RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Mani


Mani che incontrano strumenti per dare vita ai suoni. Mani capaci di produrre calore con una carezza. Mani giovani o tremolanti. Mani che afferrano o abbandonano. Mani impietose e speranzose. Mani che invocano, lottano, pugnalano, afferrano, gesticolano. Si dipartono dal tronco e vestendosi di germogli allungano i loro rami verso il sole. Non più mani, ma alberi. Non più alberi ma estese, sconfinate e verdi foreste. Folte foreste, piene di rami, tanto simili a mani, scoprono l'infinito. Si allargano, si confortano, si stringono, si intrecciano e dialogano. Un enorme cerchio di colorate mani abbraccia il mondo e forma un girotondo. Alcune mani applaudono e come bianche tortorelle, scendono sulla terra per scacciare ombre scure, bui momenti, tristi presagi: poi, nella notte, quando tutto tace, si giungono e si uniscono in preghiera, assieme ad un coro di altre mani...... (continua)

Giovanna Balsamo 05/01/2017 - 15:57
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Manuella


La serata era bella, sembrava a tutti l’ideale per la traversata.
Poche nuvole si rincorrevano davanti alle stelle, la brezza dal mare faceva fremere le camicie degli uomini, le gonne colorate delle donne, i lembi delle copertine nelle quali erano avvolti i bambini più piccoli.
Quando lo scafo cominciò ad avanzare nell’acqua, da principio adagio, poi sempre più velocemente, Manuella emise dei gridolini di giubilo. Come lei tutti i ragazzini assiepati a prua, trovarono in un primo tempo divertente ricevere gli spruzzi salati sulla faccia, sulle magliette presto fradice. Man mano però che l’imbarcazione si inoltrava in mare aperto, l’oscurità sempre più fonda incuteva un crescente timore nei ragazzi, che si stringevano ormai silenziosi uno all’altro. Tranne i più piccoli che, come Manuella, corsero, inciampando in ogni sorta di ostacolo – persone coricate, fagotti, piedi – alla ricerca della propria madre.
Manuella trovò la sua raggomitolata su se stessa, appoggiata a una gomena arrot... (continua)

Irene Fiume 18/08/2013 - 16:53
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Medusa


Chi non conosce Medusa, una delle tre Gorgoni che ha il potere di trasformare in pietra chiunque incroci il suo sguardo? La suddetta, nonostante sia quella che è, qui in Grecia ha diritto all'assistenza sanitaria. A tal proposito, secondo il nuovo ordinamento emanato dall'Olimpo, i diritti valgono per tutti, compresi i mostri della mitologia. 
Ma perché Medusa fra i tantissimi oculisti di Atene ha scelto proprio me? Sono rimasto "paralizzato" per non dire "pietrificato" appena ho letto il suo nome sulla ricetta che mi ha fatto pervenire la segretaria. 
Sento un sibilo di serpenti, la donna-mostro sta quasi per entrare nel mio studio, nel frattempo inforco lestamente un paio di occhiali da sole e appoggio sopra la scrivania una iconografia nella quale è raffigurata la protettrice dea Atena.
Una cosa è certa: terrò gli occhi ben aperti!... (continua)

Giuseppe Scilipoti 10/07/2020 - 14:18
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Messaggio in bottiglietta


Ho appena finito di scrivere su un foglietto di carta. Non l'ho piegato accuratamente, ma vabbè, infilo lo stesso il messaggio dentro questa bottiglietta bassa e tozza che mi appresto a sigillare con un tappo di sughero.
Mi trovo in riva e alla deriva, nell'eventualità in cui l'SOS dovesse essere raccolto da un'anima pia, magari potrebbe trarmi in salvo.
Un gabbiano volteggia libero e spensierato, sembra prendermi per il culo per via del suo continuo garrire. Volgo lo sguardo verso il mare e, ringhiando rabbiosamente, scaglio la bottiglietta quadrata il più lontano possibile. Merda! Ho fatto fiasco col fiaschetto in quanto si è schiantato contro uno scoglio. 
Faccio spallucce e, barcollando un po', mi avvio verso casa, giungendo inoltre alla seguente conclusione: se il lancio fosse andato a buon fine, chi avrebbe “pescato” quella bottiglietta di whisky, probabilmente non sarebbe stato in grado di comprendere la nota, infatti, ubriaco come sono, chissà cosa minchia avevo scribacchia... (continua)

Giuseppe Scilipoti 19/05/2019 - 12:35
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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METTI UN SABATO POMERIGGIO A ROMA


Di ritorno da un appuntamento di lavoro, percorro tranquillamente V.le Palmiro Togliatti, all’incrocio dei pali tra il quartiere Centocelle e il quartiere Quarticciolo (come a dire alle frontiere del Far West metropolitano!!) in un tranquillo sabato pomeriggio alle tranquille ore 15.30....
Giunta all'altezza degli archi dell’antico acquedotto romano, mi trovo la strada sbarrata da un nastro giallo e rosso tipo quello di C.S.I. New York Crime Scene, che chiude l'accesso da un capo all'altro dell'isolato. E mi trovo circondata da 'gazzelle' e 'pantere', consapevolmente partecipe di non trovarmi allo zoo.... e camion dei pompieri con all'interno della cesta dell'elevatore due omìni portati in cima agli archi dell'acquedotto...e ancora pullmini dei pompieri, svariate auto della Municipale....
Sul momento penso a un imminente crollo degli archi quando scorgo un tizio, con la bandana sul volto, intento a raccogliere 'breccole' romaniche sulle mura, da tirare ai due omìni nella cesta che c... (continua)

Alessandra E Basta 10/01/2018 - 15:20
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Mi piacerebbe ti prendessi il tempo di capire


E così ti voglio credere, e fermarmi in quel punto di mare che hai tracciato quando sei tornata per restare. Nuoterò, e nuoterò ancora sul tratto della tua matita. Nella tela polverosa, libera dal lenzuolo volato via, lungo i rivoli su per le tue vene. Al cuore.
Ora che abbiamo dato tutto di noi alle nostre rispettive vite, che questa vita non corre per sempre, lasciamoci ospitare come farfalle sulle caviglie davanti ai nostri occhi.
Il mio sguardo indugia, indaga, si sofferma, e morbido ti desidera. Ti prende come dita nei guanti per toglierti dal muro con cautela, come un’opera d’arte. Su di te corrono i pensieri.
A volte ci vuole un intero serbatoio di benzina prima di riuscire a riordinare le idee. Le curve sono nate per essere curve… non cercherò di raddrizzarle, solo di seguirle con la punta dell’indice lungo i tuoi fianchi. In silenzio, piano, così come muovono il corpo le tue gambe sui tacchi quando scendono una alla volta da una quattro ruote. Ma due ruote muovono l’anim... (continua)

Mirko D. Mastro 26/05/2020 - 16:59
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