Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Della nobil Historia e delle leggende della mia famiglia «Correva l’anno millecinquecento e fue sorte che nobile Gravili prese in sposa nobildonna della famiglia Acaya...»
Così era citazione dal libro delle famiglie nobili del Regno delle due Sicilie e tal fu la storia che difficile fu dar seguito a coincidenze e leggende. Jean Charles G. 27/07/2022 - 13:56 commenti 7 - Numero letture:316
DEMOCRAZIA di Enio 2 Quando che penso alla democrazia
basata su l’affare del diritto faccio mente locale e mi sto zitto perché è l’idea più giusta che ci sia poiché ci impone a non alzare i tacchi su di quelli più deboli e più fiacchi. Ci parla d’uguaglanza e di dovere; Faccio un esempio: il sindaco Mioduro Lo credereste? Quando l’hanno preso Un altro esempio? Un certo Tatanai enio2 orsuni 17/01/2018 - 12:17 commenti 17 - Numero letture:938
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
discussione A: Hey, esiste il bene?
B: Sì. A: Esiste il male? B: Sì. A: Che cosa sono? B: Due aspetti presenti nel cuore. A: Come fai a dire che una persona è buona? B: Buono è colui che non fa del male. A: E chi è cattivo? B: Chi non fa del bene. A: Vero, però una persona che fa del male per salvare se stesso o altri che cosa è? B: Buona? A: Ma fa del male, per cui è cattivo. B: No perché lo ha fatto per salvare. A: Tu hai detto, però, che chi fa del male è cattivo, lui ha fatto del male. B: Sì però…dove vuoi arrivare? A: Voglio dire che il male è più presente del bene. B: Dicendo così condanni gli umani. A: Sì li condanno. B: Perché? A: Perché?...Perché?... Ah si, un buono può diventare cattivo, ma un cattivo non diventerà mai buono. B: Non è vero! I cattivi possono diventare buoni! A: Solo nei cartoni, una volta commesso il male ti rimane dentro, non si torna indietro, questa è una macchia che non si può cancellare. B: Io…Io non so…così gli umani ... (continua) chiara munaro 17/07/2012 - 14:35 commenti 0 - Numero letture:1201
DISQUISIZIONI AL LIMITE DELL’ASSURDO SULLA PROBABILE STORIA DI ADAMO ED EVA E DEL LORO DNA. CELIA DIVERTENTE DI UNA SCRITTRICE (?) IN ERBA COLTA DA UN ATROCE DUBBIO.
Ed eccomi qui per sciorinare le mie ca… Pardon…l'inappuntabile mia versione sulla vera storia del DNA di Adamo e consorte. Lucia Marolla 05/10/2019 - 10:24 commenti 0 - Numero letture:750
Don Gesualdo Don Gesualdo, contadino di mezza età, proprietario di campagna, nubile, solo, nel suo rosso casolare.
Nel mezzo del verde, adornato di glicini rampicanti e con vari alberi fruttiferi un bel giorno decise di prendere moglie. Con il vento al suo favore sposò Sara, donna molto più giovane di lui. Purtroppo un matrimonio di poca durata. Il mal destino portò via Sara, dopo aver dato alla luce una bambina, battezzata Gina. Don Gesualdo tramite un’agenzia assunse una badante di nome Tina, con un figlio decenne di nome Giulio. Il tempo correva e Tina oltre che accudire la bambina era un tutto fare. Giulio diventava adulto, frequentava le scuole superiori. Apprendeva tanto da Don Gesualdo che fingeva da padre. Anche Gina cresceva in bellezza. Malgrado le loro disinvolture sembravano essere una famiglia. Inesorabile il tempo correva veloce. Giulio prese la laurea di agrario con i suoi venticinque anni. Gina ancora frequentava le scuole. Ma un giorno di festa Don Gesualdo rimase a l... (continua) Salvatore Rastelli 23/11/2019 - 18:13 commenti 2 - Numero letture:750
Drip. Drip. Drip. Drip. Drip. Drip.
Cesare, un ragazzino di Esquilino, uno dei quartieri più disagiati di Roma, se ne stava sdraiato sul letto con l’intento di dormire, ma a causa di un fortissimo temporale, il gocciolamento continuo dal soffitto in un secchio di metallo sul pavimento, gli rendeva il sonno difficoltoso. Inoltre, pur avendo svuotato il contenitore poco prima di coricarsi, presto sarebbe stato pieno di altra acqua piovana, scomodandosi di smaltirla nuovamente. «Li mortè, ma proprio ‘sta stanzaccia me doveva capità» borbottò a bassa voce. Drip. Drip. Drip. A Cesare venne poi l'idea di sostituire il secchio con una damigiana vuota in vetro da trenta litri con bocca larga, immettendo una serie di stracci al fine di attutire il rumore da sgocciolamento. Funzionò. «Porca mignotta! Che genio che sono! E bonanotte ar secchio!»... (continua) Giuseppe Scilipoti 18/11/2020 - 14:49 commenti 8 - Numero letture:701
Due amici ingombranti Camminava scalza sul cortile lastricato. Non era ancora la mezza e il calore sotto i piedi era ancora sopportabile. Non portava mai volentieri le ciabatte, le infradito la tagliuzzavano sempre fra le dita e le altre avevano quasi sempre una forma troppo larga per i suoi lunghi piedi. Abbassò lo sguardo a osservarli proprio nell’attimo in cui sfrecciava di lì, quasi a sfiorarla: una piccola lucertola. <<Sono proprio brutti>> pensò.
Nella stagione fredda non ci faceva caso, quei due stavano relegati dentro un paio di robuste scarpe e lei si limitava a guardarli in momenti sporadici: pedicure, calzarli, scalzarli. Il problema si presentava se doveva indossare scarpe con il tacco. Lei sui trampoli proprio non ci sapeva stare. Si domandava spesso per quale motivo doveva infliggersi una tale tortura, a beneficio di chi, con il rischio poi, di slogarsi una caviglia o peggio ancora: rompersi l’osso del collo. No! Lei preferiva in assoluto, restare scalza e se ne fregava altamente... (continua) Claretta Frau 05/12/2012 - 15:56 commenti 3 - Numero letture:1194
Due spasmi L’altra notte stavo ascoltando Jim Morrison e ho sentito nel vento la solitudine che non potevo raccontare a nessuno… così ho letto nel tuo sentirti giù sotto il cielo, e credo un ricordo si sia adagiato sul foglio. Ora che mi affido al vento, senza pensare ai capelli ti declamo “Dondola da un quarto di luna. /Lui le legge negli occhi e abbassa /lo sguardo… intanto sorride, è gentile. /Anche lei lo china, e arrossisce. /Gli sta chiedendo solo di averne cura. /Le stelle cadevano nel vento di aprile / a piccoli passi per lasciarsi raccogliere. /E l’orizzonte aspettava con le favole /dietro l’angolo, era il tempo in cui sapevamo ridere. /E si giocava con le nuvole.”
Narratore: <Dov’è il vento quando non soffia?>. Mirko D. Mastro 01/07/2021 - 05:17 commenti 6 - Numero letture:453
E guardo lo spazio da un oblò Da circa dieci mesi, stiamo attraversando lo spazio intergalattico alla ricerca di nuovi pianeti da esplorare a bordo dell'Entertreck NW-01, una nave stellare composta da un equipaggio di 2700 persone, tra civili e militari dello Space Army.
Io, in qualità di tenente a due "stelle", mi occupo dell'armeria e della gestione delle quattro torrette laser collocate vicino gli alettoni di destra. Credo fermamente nel mio lavoro e mi ritengo fiero della divisa che indosso, tuttavia ammetto di avere una tremenda nostalgia della Terra, perlopiù a livello atmosferico e ambientale. Mi manca sentire il vento sulla faccia, mi manca la brezza marina e l'odore di salsedine ma soprattutto mi mancano i temporali poichè trovavo tonificante le gocce d'acqua a contatto sulla mia pelle. Sì, amo da morire la pioggia. Qui al massimo è possibile imbattersi in una "pioggia" di meteore e, pur non negando che sia un bellissimo spettacolo, preferisco comunque ben altra precipitazione, tra ... (continua) Giuseppe Scilipoti 14/03/2020 - 18:25 commenti 5 - Numero letture:797
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