Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
DIVAGAZIONI DIVERTENTI Non ho l'età per uscire sola con te.....
“La prossima volta scelgo io il film, non a luci rosse tanto per cambiare ...” (Gigliola Cinquetti nella canzone – non ho l'età -)
E se domani io non potessi rivedere te? mirella narducci 11/01/2017 - 23:54 commenti 14 - Numero letture:1184
IL CUORE E' SEMPRE GIOVANE Ho un età che segue la scia degli anta.Non vi dico i miei anni perché ad una signora che si rispetti non la si chiede mai.Ho dei risparmi un bel gruzzolo lo tengo da parte per le sanguisughe dei dentisti il resto lo spendo volentieri in viaggi e in libri. Ogni tanto ho voglia di partire in cerca dell'anima gemella, voi vi chiederete ancora credi a queste cose...di uomini ne ho avuti ma avevano sempre un anima incompatibile con la mia. Ho detto uomini ma in realtà sono stati appena due che hanno pesato sulle mie povere braccia, non fisicamente ma di tutto il resto.
Il mio principe azzurro quello che fino a ieri pensavo di incontrare su di una nave, in un aeroporto, un Indiana Jones, un avventuriero sfacciato e tenebroso ancora non si era fatto vivo. Sogni...strano a volte mi sento come una donna molto giovane, che ne contiene una davvero vecchia. Son fatta a strati di anni, dove mi vedo senza futuro con un bagaglio di menzogne volute scelte per scacciare da dosso delusioni, rinunce ... (continua) mirella narducci 29/06/2016 - 00:59 commenti 11 - Numero letture:1178
SINFONIA DI MAHLER “Un consiglio leggete il racconto, ascoltando la 4° sinfonia di Malher” grazie.
Ogni pomeriggio Emma si preparava a sgaiattolare da casa furtivamente quasi in fuga facendo attenzione a non essere vista, come una ladra prendeva le sue cose e via di corsa alla fermata dell'autobus.Appena in tempo e già il mezzo con uno scossone si avviò tra le strade affollate della città. Emma seduta in fondo, all'ultimo posto cercava di accomodarsi la mantella un po grande per lei, ma comoda per l'uso che ne doveva fare. Vicino a lei sedeva un signore che leggeva il giornale, chinando la testa la nostra ragazza riuscì a leggere l'oroscopo, il suo segno era la “bilancia”. mirella narducci 12/07/2016 - 00:29 commenti 9 - Numero letture:1138
UNA LETTERA MAI SPEDITA “Allora mi fai entrare?” Questo avrebbe detto quella busta bianca con tanto di francobolli…davanti alla buca della cassetta postale. Sarebbe bastato spingerla e l’apertura l’avrebbe accolta nel marasma di missive pronte ad andare in giro per il mondo. L’indecisione era stata la conseguenza della riapertura della busta…La penna che aveva scritto quella lettera, era chiaro era di una persona timida e nel contempo audace, non sicura di ciò che aveva scritto, prima di non aver la possibilità di tornare indietro voleva accertarsi che quelle parole non l’avrebbero portata a schiantarsi contro un muro di indifferenza o di silenzio. Cosa c’era scritto vi chiederete nella lettera? C’era tutto il suo amore per un uomo e tutta la rabbia che ribolliva nelle pieghe più profonde della sua lettera. Un dialogo non era possibile non avrebbe saputo nè potuto spiegargli tutto, sarebbe annegata in un mare di emozioni e lui non sarebbe stato capace di salvarla.Scrivendo poteva raccontargli dei propri sogni... (continua)
mirella narducci 19/11/2021 - 20:03 commenti 4 - Numero letture:409
STORIA di guerra e di follia Dal 1943 al 45 sulle nostre montagne si raggruppavano gruppi di militanti partigiani...molti erano i giovani sprezzanti del pericolo che combattevono contro il nemico. Fra questi c'era Vittorio che da tempo si era arruolato e viveva nascosto con gli altri suoi monti nei pressi del suo paese dove aveva lasciato la sua giovane moglie Adriana. Stanca per l'assenza del suo uomo un giorno decise di andarlo a trovare, la strada era ardua ma lei sapeva il luogo e l'amore la spinse ad avventurarsi fin lassù. Vittorio appena la vide ne fu felice ma nello stesso tempo era preoccupato, i tedeschi si aggiravano da quelle parti specialmente nei paesi dove facevano razzie. Passò la notte con lui in tenda, all'alba doveva fare ritorno, salutò tutti anche alcune donne partigiane e ai primi albori, in una luce pallida era pronta a discendere a valle. Aveva legato i capelli, una treccia nera le cadeva sulle spalle, senza proferir parola e senza voltarsi iniziò il cammino verso casa.I partigiani con u... (continua)
mirella narducci 05/09/2016 - 00:03 commenti 10 - Numero letture:1100
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