RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



LA SALVEZZA DI CATHAIR NA SCAMAIL

Cathair Na Scamail, la città di nubi, doveva il suo nome al fatto che era costruita interamente di nubi e gas: era frutto di una magia, e sempre da una magia era protetta, intorno ad essa infatti Naukur, potente mago al servizio della famiglia Nufan, sin dai tempi di Egdor, fondatore della città, aveva predisposto una fitta nebbia che la rendeva inaccessibile a tutti coloro volevano espugnarla. La città aveva anche resistito alla attacco di Maclea, una potente strega, signora di Tùr Dorcha, la torre oscura, che fu sconfitta dalla magia di Naukur e dal coraggio di Edgor. Fu in seguito a questa impresa che il principe Edgor innalzò la città di Cathair Na Scamail a capitale del regno di Helvycas. Ma dai tempi di Egdor, erano passate molte lune e molte stagioni, e ad Egdor erano succeduti prima il figlio Edsmud, poi i figli di questi, e poi i nipoti, così fino ad arrivare alla generazione di Roncar il grande e di suo figlio Keldor. Negli anni la città crebbe e crebbe la convinzione che ess... (continua)

Marirosa Tomaselli 02/06/2016 - 12:23
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LA NAVE DEL DESTINO

la nave stava tornando a Londra. Annotò la traiettoria seguita, le condizioni del tempo e la velocità raggiunta. La candela mezzo consumata illuminava appena, il buco di cabina. Chiuse il diario di bordo. Il minuto dopo il fragore di una bomba risuonò nel silenzio della notte. Per qualche istante tutto sembrò oscillare, sospeso, si precipitò sul ponte. L'inferno si manifestò ai suoi occhi.

L'acqua era scura e fredda, sempre più fredda. I vestiti erano fradici e le impedivano i movimenti. Ricordava a stento come era finita in acqua, aggrappata ad un pezzo di legno, che a malapena reggeva il suo peso, tanto più che la gonna, ormai sempre più pesante la spingeva giù, sempre più giù e lei era tanto stanca. Per lungo tempo, la nave era stata ai suoi occhi solo un vago punto in lontananza, avvolto dalle fiamme, e ora neanche la vedeva più. Le membra erano pesanti, e la mente sempre più annebbiata. Chiuse gli occhi. Che male c'era a lasciarsi andare? Infondo, cosa le importava di andare g... (continua)


Marirosa Tomaselli 11/11/2017 - 18:17
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VACANZA CON SORPRESA!

Eccola! Finalmente era arrivata, posteggiò il suo furgoncino e scese. Aprì il portabagagli, prese la sua sacca degli incensi e il borsone. Era ora di dare vita alla casa delle vacanze! Che bello, aveva l'accesso privato alla spiaggia! Già pregustava le cene intorno ai falò e il suono delle chitarre. Si ravvivò i capelli rossi e si apprestò ad entrare.

Adorava le auto sportive! La sua nuova spider era un un portento! Aveva affittato una casetta sulla spiaggia e già pregustava la quiete e il silenzio ideali per scrivere il suo ultimo romanzo. Non appena fermò la macchina, si accorse di un furgoncino blu dipinto con fiori rossi e gialli: che orrore! Quell'obbrobrio doveva sparire! Scese dalla macchina. Lisciò una piega sui suoi pantaloni bianchi di lino, sbottonò il primo bottone della camicia, e buttò la giacchetta su di una spalla, trattenendola con due dita. Estrasse le chiavi dalla tasca e andò ad aprire la porta.
Che strano era già aperta. Entrò ed un forte odore di incenso lo co... (continua)


Marirosa Tomaselli 25/01/2016 - 12:25
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LEI: LA PRESCELTA

Lei guardò fuori...chissà quando sarebbe suonata l'ora? Faceva troppo caldo per rimanere ancora in classe, l'estate si stava facendo sentire, girò di nuovo la testa e ricominciò ad osservare il professore che stava cercando di redarguire i suoi alunni circa l'esame. La ragazza prestava attenzione a quanto diceva ma non si preoccupava troppo visti i suoi profitti. L'aria era afosa e lei cercò di raccogliere nel miglior modo possibile i suoi lunghi capelli. Era spaventata e sicura al tempo stesso. Perché la campanella non suonava mai? Continuava a rincorrere i suoi pensieri a briglia sciolta. Quel giorno avrebbe detto addio a cinque anni d'abitudini a una routine cadenzata che aveva scolpito il tempo della sua vita, eppure questa sarebbe andata avanti ugualmente come sempre. Non sapeva ancora che tutto quello in cui aveva sempre creduto, sarebbe andato in fumo, che tutto il suo mondo sarebbe crollato, perché il suo mondo e il suo destino erano altrove, una altrove che lei non avrebbe m... (continua)

Marirosa Tomaselli 29/01/2016 - 12:39
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IL RITORNO DI SERGEJ

Chiuse gli occhi, la solitudine poteva respirarla, percepirla tanto l'avvertiva reale e presente. Questo pensiero la lasciava esterrefatta e svuotata di ogni altro pensiero di ogni altro sentire, perché era quella solitudine l'unico pensiero che la sua mente riuscisse a formulare. E poi vi era quella sensazione di vuoto che non riusciva a colmare, accompagnata dalla rabbia per quella guerra che non capiva e faticava ad accettare. Quella guerra che era alla base di tutte le sue preoccupazioni. Sergej era lontano e il suo povero cuore ne soffriva. Guardava fuori dalla finestra della sua camera, ma i prati innevati non le erano di nessun conforto, anzi acuivano solo la sua tristezza, porgendole il ricordo dei tormenti ammirati col suo innamorato. Odiava la guerra e odiava il piccolo generale corso che l'aveva causata. Senza di egli e della sua smisurata sete di potere ella non avrebbe mai sperimentato quella gelida paura che le attanagliava l'animo facendole temere che il suo amore non sa... (continua)

Marirosa Tomaselli 04/02/2016 - 12:15
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