Era Novembre
Era novembre,
ormai,
anche se il tempo
non se ne accorse,
sì distratto dal Mondo.
Era novembre
dal Sole bagnato,
d’un umido calore
che tutto avvolgeva.
Lenta
le scale salì,
del borgo antico,
sino a lambirne
i colli sfogliati.
Della sapienza
fece virtù,
della Virtù,
invece,
ne fece un’arte.
Era novembre,
ormai,
anche se lei,
vivace,
volgeva lo sguardo
altrove.
Era novembre,
ancora,
ed al mattino,
lei si trovò
di nuovo,
nel fuoco della vita.
ormai,
anche se il tempo
non se ne accorse,
sì distratto dal Mondo.
Era novembre
dal Sole bagnato,
d’un umido calore
che tutto avvolgeva.
Lenta
le scale salì,
del borgo antico,
sino a lambirne
i colli sfogliati.
Della sapienza
fece virtù,
della Virtù,
invece,
ne fece un’arte.
Era novembre,
ormai,
anche se lei,
vivace,
volgeva lo sguardo
altrove.
Era novembre,
ancora,
ed al mattino,
lei si trovò
di nuovo,
nel fuoco della vita.
Opera scritta il 01/05/2015 - 08:43
Letta n.1045 volte.
Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Versi che lamentano attimi di vita... e l'autunno a prestarsi mirabilmente come metafora...
Rocco Michele LETTINI 02/05/2015 - 12:38
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Versi introspettivi, intensi e molto belli!
Paola Collura 01/05/2015 - 18:42
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Una rinascita dal cupo tempo di un Novembre, trascorso tristemente, che insegnò sapienza e virtù, necessarie per tuffarsi, di nuovo, nel fuoco della vita. Molto introspettiva!
Arcangelo Galante 01/05/2015 - 17:04
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sufficiente
Giovanni Emilio 01/05/2015 - 16:03
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Non capisco il discreto che ti hanno affibbiato. Trovo la tua poesia ben articolata e mi piace l'idea della sapienza che diventa arte.Bella.
luciano rosario capaldo 01/05/2015 - 15:49
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