Eterna appariva la notte
furtivamente calata
nelle stanze della sua vita.
furtivamente calata
nelle stanze della sua vita.
Niente stelle. Niente luna.
Solo qua e là bagliori
di lampi evanescenti.
Non aveva tempo
quella distesa di cose
informi senza spazio e colori.
Solo la notte
maledettamente bastarda
senza orizzonti nè limiti
in confusione di intime
voci, di torbidi pensieri
aggrovigliati.
.
Terra bruciata
e incolta la sua
dove la gemma faticava
a fiorire...
Resosi conto
che vano era
il tanto soffrire
decise
che non aveva più senso
quel doloroso suo lento morire.
Con nuovi occhi
vide ogni cosa
riprender forma,
sentì la linfa scorrere
in aridi ceppi.
S'abbandonò
al ritorno
dell'antico Germoglio
che fa chiara ogni notte.
Opera scritta il 03/05/2015 - 12:32
Letta n.1059 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Mi piace questa tua poesia, mi piace la tua dedica alla vita, belli e delicati i tuoi versi. Ciao Loretta
Maria Cimino 04/05/2015 - 20:19
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Che preziosità nella strofa di chiusa... LIETA SETTIMANA
Rocco Michele LETTINI 04/05/2015 - 15:34
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Lory e l'immensità.Pane quotidiano per te amica mia.
Auro Lezzi 04/05/2015 - 11:44
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L'epilogo è fondamentale in questo testo ma anche nella vita di tutti!
Brava Loretta!
Ciao
Aurelio
Brava Loretta!
Ciao
Aurelio
Aurelio Zucchi 04/05/2015 - 11:41
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Nel buio dove dormono le paure torna a fiorire la voglia di vivere, bellissima poesia!
Giancarlo Gravili 04/05/2015 - 11:38
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Un Germoglio di vita a riportare Luce,bellissima,piaciuta tantissimo,complimenti Loretta,eccellente
genoveffa 2 frau 04/05/2015 - 05:38
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