Fuori ormai era già' buio in quella sera di maggio,Umberto guardava dalla finestra il suo giardino ,sentiva il calore delle braccia della moglie che lo stavano abbracciando , cercava guardando le sue piante di scacciare i suoi pensieri ma le lucciole che lambivano con luce lampeggiante le sue piante lo fecero improvvisamente tornare alla realta' ,quelle luci intermittenti delle lucciole gli ricordarono improvvisamente il suo lavoro in quella sala al terzo piano in un'edificio poco distante da casa in cui tra poco doveva svolgere il suo turno di notte .Umberto comincio' a maledire il giorno in cui aveva messo piede in quella maledetta ditta ,lui aveva già' un lavoro precedente era un laboratorio di riparazioni elettroniche in un piccolo paesino , l'aveva realizzato come tutte le sue cose dal nulla con poche cose raccattare che agli altri non servivano ,amava quel lavoro, oltre alla soddisfazione era premiato da discreti guadagni.Mugugnando ,imprecando ,ecco dopo un'abbraccio alla moglie che dopo poco e' seduto in quella sala piena di ferraglia farcita di lucette verdi gialle e rosse ,mentre guardava il pannello generale di controllo pensava a sua moglie Lucia rimasta da sola ,era incinta mancavano ancora due mesi a raccogliere il frutto del loro amore.Era notte fonda Umberto cominciava ad assopirsi quando improvvisamente un suono ripetitivo accompagnato da svariate luci rosse lo fecero sobbalzare dalla sedia, era un maledetto guasto in sala energia al piano terra , munito della volontà' piena di valori si precipito' al secondo piano dove busso' alla porta del collega,le norme di sicurezza prevedevano l'accesso alla sala di energia con un'altra persona ,dopo qualche minuto Umberto fu liquidato dal collega svegliato nel sonno , busso' anche al primo piano ma la storia fu uguale, Umberto non si scoraggiò' a piano terra avrebbe trovato la guardia giurata della vigilanza ,in fondo a quei corridoi labirintosi in una saletta di attesa riservata ai clienti la trovo' ,era distesa su di un comodo divanetto e oltre a dormire pure fissava .Umberto da solo risolse il guasto ma giuro' a se stesso che ogni altro suo turno sarebbe stato con la regola di dormire e dormire prima e meglio degli altri, uscire riposatissimo per realizzare le cose importanti della sua vita, cosi' fece ma una delle molte notti successive si sveglio' in modo diverso era sudaticcio e in mente gli balenava un sogno talmente vivido che volle subito non farci caso e dimenticare, non fu cosi' perche' quella mattina rientrato a casa mentre sorseggiava il caffè' la moglie comincio' a raccontargli quello che lei si era sognata , Umberto trattenne la tazzina che gli stava cadendo : era il solito sogno e l'avventura di quel sogno comincio' a mezzogiorno del giorno stesso.
Continua nel prossimo racconto dal titolo (il sogno premonitore)
Opera scritta il 27/05/2015 - 12:51
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Commenti
Un abbraccio a tutti coloro che leggono questo racconto sconquassato buttato in fretta e furia , sgrammaticato e con un senso che i più' non riusciranno a comprendere , non perche' non siano capaci ma perche' la mia esposizione e' quella della persona semplice di cui io sono, ho molte esperienze elevate in molti campi, la mia vita me le ha fatte imparare non per hobby ma per bisogno, mi scuso perche' in campo letterario non ho mai avuto occasione e non posseggo nessuna esperienza . il racconto e' nato da come tutte le cose della mia vita da un'ispirazione di realizzare in modo fantasioso quello che sono storie vere di un personaggio colnvolto fin da bambino in avventure comandate da caso e combinazioni strane . questo racconto in sintesi indirizza lo sventurato Umberto a dormire durante il lavoro per accedere a combinazione o caso ad un sogno che lo fara' riflettere cambiando sempre via via la sua vita. Faccio questo commento per presentarmi a tutti voi .
guido cavallini 27/05/2015 - 17:38
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