il cuor mio s'inonda
quando al tramonto
siedo solitaria
in riva al mare.
Raggi vermigli
imporporano le onde
bianche e lunghe
che dalla marea spinte
s'accavallano spumando
in un fragore sempre più crescente
mentre sulla battigia
s'infrangono.
Simile a bisbigli e sibili
di risa e mormorii
di sospiri e fremiti
quel rumore di mareggiata
mi rapisce e la mente s'incanta
scivolando a ritroso nel tempo.
Bambina mi rivedo
a giocar con la sabbia
mentre l'amata nonna
di Ariel la sirenetta mi narrava
adolescente poi a morder la mela
del primo amore in baci acerbi
fra le sabbiose dune
in quei tempi vivaci di ribellione
quando bastava
una chitarra a cantare l'amore
nella dolce illusione
di cambiar in meglio il mondo...
Ricordi nostalgici
che strappano agli occhi
una lacrima di rimpianto
mentre scende la sera
col suo nero manto
che uniforma il cielo e il mare.
Mi desto dal mio vagheggiare...
è tempo d'andar via...
Brilla nella notte
la stella della mia malinconia.
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