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LA STATUA

Mamma mia,che freddo è una sera molto gelida, ma bella, che mi veste di una incolmabile malinconia.
Mi guardo attorno, silenzio solo il monotono gracchiare delle rane che suona come una nenia in questo piccolo giardino;e io, sono ferma immobile, da troppo tempo ormai, mesi, anni, che dico sono diversi lustri ormai.
Rivedo come in un film tutta la mia vita, quando ero solo un masso informe, poi qualcuno con sue le abili dita mi ha plasmato donandomi le sembianze di una dolce fanciulla e mi ha scaricato in questo splendido giardino.
Mi sentivo importante finalmente avevo un volto, un'identità, e con un certo narcisismo mi specchiavo nel piccolo lago, lasciando vagare la fantasia.
Ma, una statua, mi chiedo prova emozioni sentimenti, dolore?
Questa purtroppo è una domanda alla quale non sò dare una risposta concreta perchè è difficile descrivere ciò che provo.
Mi incammino nella lunga strada dei ricordi, quante storie, belle, brutte o divertenti, se potessi scrivere tutto ciò che ho visto potrei scrivere un libro!!
Il ladro inseguito dai poliziotti, o gli innamorati che si danno appuntamento qui, posso sentire le loro promesse i loro languidi sospiri.
I bambini poi, con i loro schiamazzi, mettono dentro un tale sorta d'allegria che vorrei muovermi, correre ridere con loro...
Perchè la vita è così ingiusta? Stare sempre qui, ferma,nella stessa posizione e con lo stesso sorriso statico come un ebete con lo sguardo perso nel vuoto.
Ma vogliamo parlare degli scherzi della natura,che con le sue piogge, il suo gelo o il caldo asfissiante mette a repentaglio la mia incolumità.I teppisti,poi, quelli che si divertono a deturparmi con diversi epeiteti, di tutti i tipi e io ferma impassibile senza potermi difedere, sempre con il solito sorriso.
Basta, mi scrollo di dosso questi tristi episodi, in fondo, essere una statua ha anche i suoi vantaggi essere sempre presente in tutte le situazioni, anche le più delicate senza dovere prendere delle decisioni, così silenziosamente ritorno nella mia calma routine.



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Opera scritta il 20/12/2011 - 13:46
Da MARIA MADDALENA SCANNELLA
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