E venne il giorno.
Le campane non suonano
a festa,
Le campane non suonano
a festa,
Il fruscio di rami
spogliati da un vento
che profuma di neve
i nostri pensieri,
Le fragili foglie
cancellano i confini
delle nostre paure,
Ultimo commosso saluto
allo spegnersi di una luce
di memoria
Una luce che ha permeato
ogni angolo dei nostri cuori
del suo umile sorriso.
Opera scritta il 26/11/2015 - 05:03
Letta n.1267 volte.
Voto: | su 18 votanti |
Commenti
Bellissima Gianni, suscita nostalgia e trasmette emozioni. E' molto sentita e giunge al cuore con un velo di tristezza. Bella davvero... Serena notte e grazie per averla condivisa
Ilenia Atzori 02/12/2015 - 22:29
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Ciao caro...toccante e bella poesia...una luce che rimarrà per smpre nel tuo cuore....ed oggi dopo aver letto anche nel mio....Senti il nome che ti sei scelto è assai carino...Ma forse se scrivessi il tuo sarebbe più bello...che ne dici.. almeno chiuderei la poesia chiamandoti con il tuo nome...A te una buona serata Ti abbraccio ciao....e scusami..se mi sono permessa
Maria Cimino 26/11/2015 - 20:09
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Ah la dolcezza in versi per pensieri che sanno del ricordo!!! Stupendo leggere!
Mariella Mulas 26/11/2015 - 11:02
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Versi di grande intensità. Complimenti!
Francesco Gentile 26/11/2015 - 10:49
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Commovente e toccante poesia, chiusa superba! Ciao Pettirosso!
Renato Granato 26/11/2015 - 10:38
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Un intenso dolore che mai nessun cuore potrà mai cancellare. Versi profondi. Serena giornata.
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Rocco Michele LETTINI 26/11/2015 - 07:01
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Una toccante opera, bellissima. Ciaooo
Fabio Garbellini 26/11/2015 - 06:47
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