Chiedo autorizzazione alla Redazione se possibile pubblicare quanto segue. Si tratta di alcune righe estratte da un libro scritto da Giulio Angioni, scrittore antropologo sardo, vivente. Si dice cosa sia un libro......
“Dite voi maestro, un libro che cos’è ?” dice Vera de Tori, con grazia.
“Cosa per dire cose, questo è un libro se lo sappiamo far parlare. Se no, sta zitto. Il libro parla solo se tu vuoi, quando e quanto ti garba e quanto sai e puoi. Un libro è l’amico più discreto. Non si consuma un libro se lo leggi. Anzi, più lo leggi e più cresce. E tu con lui. Non è come col pane e col formaggio, quello che mangi tu io non lo mangio, e finito è finito, come il nostro di ieri, e va bene così, buon appetito. Un libro è meglio. Se lo leggono in molti cresce molto, finchè s’è letto non smette mai di dire quel che ha da dire, a chi lo legge, che sia letto in silenzio tutto solo, o a molti a voce alta in compagnia. Vale sempre di più dei soldi che lo paghi un libro. Nemmeno del cane Dolceacqua ti potresti comprare anche le feste, non lo scodinzolio. Di un libro invece si. Toccano il cielo con un dito i libri anche se non sono ne Bibbia né Corano , verbo divino che dura in eterno. E parlano tra di loro, i libri, di tutto, pure di se stessi. Tramite chi li legge. Grazie a chi li scrive.”
“Dite voi maestro, un libro che cos’è ?” dice Vera de Tori, con grazia.
“Cosa per dire cose, questo è un libro se lo sappiamo far parlare. Se no, sta zitto. Il libro parla solo se tu vuoi, quando e quanto ti garba e quanto sai e puoi. Un libro è l’amico più discreto. Non si consuma un libro se lo leggi. Anzi, più lo leggi e più cresce. E tu con lui. Non è come col pane e col formaggio, quello che mangi tu io non lo mangio, e finito è finito, come il nostro di ieri, e va bene così, buon appetito. Un libro è meglio. Se lo leggono in molti cresce molto, finchè s’è letto non smette mai di dire quel che ha da dire, a chi lo legge, che sia letto in silenzio tutto solo, o a molti a voce alta in compagnia. Vale sempre di più dei soldi che lo paghi un libro. Nemmeno del cane Dolceacqua ti potresti comprare anche le feste, non lo scodinzolio. Di un libro invece si. Toccano il cielo con un dito i libri anche se non sono ne Bibbia né Corano , verbo divino che dura in eterno. E parlano tra di loro, i libri, di tutto, pure di se stessi. Tramite chi li legge. Grazie a chi li scrive.”
Opera scritta il 26/03/2016 - 16:25
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Commenti
SEQUELA ECCELSA...
IL MIO AUGURIO DI UNA SERENA E SANTA PASQUA A TE E AI TUOI CARI DA SEMPRE.
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IL MIO AUGURIO DI UNA SERENA E SANTA PASQUA A TE E AI TUOI CARI DA SEMPRE.
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Rocco Michele LETTINI 26/03/2016 - 17:52
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Condivido appieno! Parole sacrosante! Hai fatto bene a "riportarle" ! Il libro è un pezzetto di eternità disponibile a tutti! Grazie
Patrizia Bortolini 26/03/2016 - 17:11
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