Assenza
“Vado a vedere partire la funicolare!” mi disse Alberto correndo verso l’ingresso della piccola stazione.
Una piccola corsa nel vialetto in discesa e lo vedo entrare, salendo lo scalino, nella saletta d’ingresso.
Alcuni secondi dopo entro anch’io ma non lo vedo.
Lo comincio a chiamare, ma niente. Allora passo il tornello d’ingresso e lo cerco verso la carrozza in attesa della partenza, poi in un ingresso secondario che porta alla sala motrice.
A quel punto vado a chiedere se qualcuno, sulla carrozza lo avesse visto.
La tensione sale e l’agitazione che già avevo, come una corsa ansante, l’avevo trasmessa anche ai viaggiatori che cominciano ad alzarsi e guardare dentro e fuori dal vagoncino, sotto la carrozza e nel fossato scosceso.
Il manovratore interrompe le operazioni di partenza.
Una piccola corsa nel vialetto in discesa e lo vedo entrare, salendo lo scalino, nella saletta d’ingresso.
Alcuni secondi dopo entro anch’io ma non lo vedo.
Lo comincio a chiamare, ma niente. Allora passo il tornello d’ingresso e lo cerco verso la carrozza in attesa della partenza, poi in un ingresso secondario che porta alla sala motrice.
A quel punto vado a chiedere se qualcuno, sulla carrozza lo avesse visto.
La tensione sale e l’agitazione che già avevo, come una corsa ansante, l’avevo trasmessa anche ai viaggiatori che cominciano ad alzarsi e guardare dentro e fuori dal vagoncino, sotto la carrozza e nel fossato scosceso.
Il manovratore interrompe le operazioni di partenza.
Dopo minuti interminabili, tornando indietro verso l’uscita, lo vedo uscire dietro l’anta rossa a vetri che sorride, come per dirmi: "Vedi, ti saluto".
“L’ho trovato, grazie” dissi a tutti.
La funicolare poté così ripartire, con qualche minuto di ritardo.
“Non fare più questi scherzi, Vabbene?”- Gli dissi.
“Me l’ha detto un signore di nascondermi e di fare uno scherzo a babbo!”
Vaffanculo!

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Commenti
Consiglio la lettura in particolar modo a madri e padri particolarmente apprensivi.
In conclusione racconto "girato" bene, perché tutto funziona senza sbavature o banalità di sorta.
Alla prossimissina!


In conclusione racconto "girato" bene, perché tutto funziona senza sbavature o banalità di sorta.
Alla prossimissina!




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Glauco, un "cortometraggio" narrativo, oserei dire.
Un testo convincente. Leggendo leggendo i toni si fanno sempre più tesi, a tratti sfiora il drammatico. Il raccontino rende concreto quel senso di ansia. Eh sì!
L'epilogo fa tirare un sospiro di sollievo e col desiderio di dare un ceffone a chi dovere. E non intendo ad Alberto.
(segue)
Un testo convincente. Leggendo leggendo i toni si fanno sempre più tesi, a tratti sfiora il drammatico. Il raccontino rende concreto quel senso di ansia. Eh sì!
L'epilogo fa tirare un sospiro di sollievo e col desiderio di dare un ceffone a chi dovere. E non intendo ad Alberto.
(segue)


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Reso palpabile il terrore di quei momenti! Lo ho sentito sulla mia pelle! Efficace e preciso! Molto bravo!


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Un maestro in questi brevi, o corti... alta tensione emotiva in poche righe, con finale che solleva il cuore. bravo...una buona penna senza ombra di dubbio. 5* 



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Inconfondibile il tuo stile. Quando leggo un racconto guardo chi è l'autore solo alla fine...ti ho riconosciuto immediatamente !!!! Bellissimo...5* 



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