Era sola, in un luogo buio e sconosciuto. Avevo paura e piangevo, piangevo come mai avevo fatto, ero quasi sull’orlo di una crisi di nervi, in preda alla disperazione e al panico. Non ricordavo nulla; come ero arrivata in quel posto? Dove mi trovavo? Ne sarei uscita?
Decisi di calmarmi e di ragionare, forse qualcosa avrei ricordato, se ero lì un motivo doveva esserci, buono o cattivo che fosse. Iniziai a pensare, elaborai una serie di connessioni logiche, di collegamenti e mentre ero presa nel fare ciò, all’improvviso , una figura apparì davanti a me. Una bambina piccola, con delle guanciotte enormi , avrà avuto 5 anni, capelli marroni, occhi grandi e dolci e un vestitino verde delizioso.
Si avvicinò verso di me. Mi parlò e disse :” Non ti preoccuparti andrà tutto bene”. Si sedette accanto a me e la guardai intensamente…. mi sembrava vi averla già vista così mi voltai per osservarla ancora una volta ma era troppo tardi perché sparì. Ripiombai in una sorta di depressione acuta al quale si aggiunse un forte dolore al petto. Volevo trattenere le lacrime, ma nulla, scoppiai a piangere ancora una volta.
Poco dopo un’altra figura si avvicinò a me, questa volta era una ragazzina, avrà avuto una decina di anni e portava tra le mani un violino… quel violino non era una coincidenza. La guardai attentamente, e pronunciò queste parole:” abbi fiducia e andrà tutto bene”.
Cosa stava succedendo? Ero esterrefatta… iniziavo forse a comprendere che doveva essere un sogno, uno di quei sogni particolarissimi che capitano una volta nella vita, per poco non svenni ma mi trattenei.
Si presentò una terza figura, questa volta adulta, me stessa. Mi osservò intensamente e mi abbracciò. Un abbraccio che valse più di mille parole…. mi disse solo: ”amati”. Capii tutto… quel luogo era la mia mente e quelle figure me stessa.
Decisi di calmarmi e di ragionare, forse qualcosa avrei ricordato, se ero lì un motivo doveva esserci, buono o cattivo che fosse. Iniziai a pensare, elaborai una serie di connessioni logiche, di collegamenti e mentre ero presa nel fare ciò, all’improvviso , una figura apparì davanti a me. Una bambina piccola, con delle guanciotte enormi , avrà avuto 5 anni, capelli marroni, occhi grandi e dolci e un vestitino verde delizioso.
Si avvicinò verso di me. Mi parlò e disse :” Non ti preoccuparti andrà tutto bene”. Si sedette accanto a me e la guardai intensamente…. mi sembrava vi averla già vista così mi voltai per osservarla ancora una volta ma era troppo tardi perché sparì. Ripiombai in una sorta di depressione acuta al quale si aggiunse un forte dolore al petto. Volevo trattenere le lacrime, ma nulla, scoppiai a piangere ancora una volta.
Poco dopo un’altra figura si avvicinò a me, questa volta era una ragazzina, avrà avuto una decina di anni e portava tra le mani un violino… quel violino non era una coincidenza. La guardai attentamente, e pronunciò queste parole:” abbi fiducia e andrà tutto bene”.
Cosa stava succedendo? Ero esterrefatta… iniziavo forse a comprendere che doveva essere un sogno, uno di quei sogni particolarissimi che capitano una volta nella vita, per poco non svenni ma mi trattenei.
Si presentò una terza figura, questa volta adulta, me stessa. Mi osservò intensamente e mi abbracciò. Un abbraccio che valse più di mille parole…. mi disse solo: ”amati”. Capii tutto… quel luogo era la mia mente e quelle figure me stessa.
Opera scritta il 27/05/2016 - 18:51
Da Elena Cucè
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Commenti
Molto ben scritto... brava Elena!
patrizia brogi 28/05/2016 - 10:01
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