-Senti Miché… vorrei proprio capire perché mi chiami “cavaliere” e allo stesso tempo mi dai del tu… ma non importa, tanto la risposta già la conosco. Comunque facciamo come dici tu. Tu sei l’autista e hai la consegna delle armi… perciò ti considero responsabile di tutto… compresa la tua e la mia incolumità. Ma dimmi come ti è venuta questa brillante idea?
-Cavalié… il fatto è che ad Aschi mi conoscono tutti, quei quattro gatti, e gli ho detto che il mio comandante è un vero intenditore di cose buone. E se ti posso dire, cavalié… ad Aschi di cose buone ce ne sono davvero. Adesso, d’estate, c’è parecchia gente… quelli che scappano da Roma, ma in inverno ci sono soltanto loro, i quattro gatti voglio dire, e ognuno ha una cantina. I patti sono che ogni sera i soggetti visitano una delle cantine, si fa per dire, dove passano il tempo a discutere di chi è la migliore bottiglia. Poi, naturalmente, ognuno ha la sua collezione di prosciutti, pancette arrotolate, salsicce col peperoncino… e col pepe semplice, e i sottaceti. Però, il motto è “beveteve tutto…ma nu toccate niente”… giusto per tenere a freno quelli che tendono a fare gli spropositi.
- Vabbè MIché… andiamo per favore, inutile che fai il decanto delle meraviglie… e l’auto rimane ferma!
E così l’auto s’inerpicava sull’asfalto tortuoso, superando le ultime luci della civiltà… e ci siamo inoltrati sull’altopiano del parco nazionale, tra meleti acerbi, e piccole valli allunate…
-Cavalié… la gente è pazza! Ieri pomeriggio il solito orso si aggirava per il paese, e siccome è arrivato un gruppo di giovani boy scout… questi l'hanno visto e lo rincorrevano da tutte le parti per scattare le foto e i filmati da mandare su youtube. L’orso s’era agitato, e non sapeva dove andare! Sembrava impazzito… e alla fine ha divelto due staccionate, rotto una colonnina di cemento, e si è dileguato… procurando un grande sconforto dei cittadini, che proprio non gli sembrava vero d’aver assistito a quella scena.
Dopo alcuni tornanti nel bosco dei faggi, abbiamo raggiunto quota 1100, dove finisce la strada, e resiste il paesino di cento anime… Ma la festa c’era davvero. Il camion della birra, il deejai che animava un caotico Karaoke.
La nostra presenza non passava inosservata… quasi coma la storia dell’orso… ah ah ah ah ah ah
Ma alcuni simpatici oriundi… quelli delle cantine, ci hanno catturato, e sequestrati in quei meandri oscuri, pregni di storie incredibili, e abbiamo bevuto quanto basta… per non farci pesare la strada del ritorno…
Giusto in tempo per scrivere questa storia.
Buonanotte.
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