Vorrei che quel sussulto
dentro me
fosse eterno
e supponendolo,
vivrei così intensamente
da far rabbia al cielo stellato.
Si chiederebbe
cosa ci possa essere di
così bruciante
in terra
tanto simigliante all'ardore
di una sua diletta,
dubiterebbe
insieme al mare,
suo infimo compare,
di non essere i soli
causanti
la sublime Passione
ed io
a costoro
direi che
l'infinitezza e l'immensità
pur destando ammirazione,
procurano l'oblio negli uomini
che riconoscono il limite
della loro ragione
dentro me
fosse eterno
e supponendolo,
vivrei così intensamente
da far rabbia al cielo stellato.
Si chiederebbe
cosa ci possa essere di
così bruciante
in terra
tanto simigliante all'ardore
di una sua diletta,
dubiterebbe
insieme al mare,
suo infimo compare,
di non essere i soli
causanti
la sublime Passione
ed io
a costoro
direi che
l'infinitezza e l'immensità
pur destando ammirazione,
procurano l'oblio negli uomini
che riconoscono il limite
della loro ragione
ma che è uno sguardo
sì, degli occhi
Destano
l'aspirazione
all'assoluto.
Opera scritta il 07/09/2016 - 11:23
Da Federica .
Letta n.1728 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Stupenda poesia. Credo che tu abbia capito veramente la vita. 5*
salvo bonafè 07/09/2016 - 15:21
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Espressività nella strofa di chiusa che avalla quanto decantato con arguzia.
Serena giornata.
*****
Serena giornata.
*****
Rocco Michele LETTINI 07/09/2016 - 11:56
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