Lei è il tuo sogno proibito, la ragazza che hai sempre amato da quando ipotizzi di conoscere il significato di tale parola. Per lei hai davvero combattuto nella vita, hai deciso di cominciare a correre solo per avere una sua spiegazione, di affrontare un nemico per difendere la sua innocenza. Lei però ti ha sempre rifiutato, pur sapendo di essere innamorata di te, ha sempre preferito aspettare e rimandare, convinta che il vostro momento sarebbe giunto in un futuro migliore. Lei ha deciso di rovinarti la vita; di incunearsi nel tuo inconscio, per eliminare qualsiasi pensiero non attinente alla sua contemplazione. Lei ha compreso e individuato il tuo lato debole, per poter essere ancora più influente e determinante nelle tue scelte. La tua individualità e capacità di scegliere è morta il giorno in cui lei è entrata nella tua vita. Sebbene ti sia rimasta una lucidità critica, tale da permetterti di comprendere lo sconforto esistenziale in cui sei rinchiuso; non hai la facoltà di ribellarti e sfuggire a questa condizione carceraria da lei imposta, ma anzi sembri quasi soddisfatto della tua condizione di uomo sottomesso per amore. Eppure nonostante tutto facesse pensare a una visione circolare della tua esistenza, un giorno lei ha deciso di sollevarti da un tale supplizio. Si è concessa a te, si è abbandonata alle tue braccia, ti ha proposto di cominciare a vivere una nuova vita finalmente insieme. Avreste potuto fare l’amore, non un semplice coito carnale, ma un’interazione di spirito, corpo e mente, che avrebbe cancellato tutte le vostre esperienze precedenti. Il libro delle vostre vite sarebbe tornato bianco, in un sospiro sarebbero state eliminate tutte le parole scritte fino a quel momento, per permettervi di ricominciare dall’inizio. Avreste potuto cominciare a pianificare la vita nuova delle vostre esistenze, rinchiudervi in un universo limitato solo a coloro che sanno di aver trovato l’amore. Narrami ora uomo cosa accadde. Articolami una sequenza logica, che mi permetta di capire l’incomprensibile. Io, nonostante tutti i miei sforzi, non sono assolutamente capace di elaborare una spiegazione razionale, che risulti in grado di illustrarmi il progetto che hai portato a termine. Ti avevo lasciato mentre stringevi con delicatezza il tuo fiore proibito, che per una grazie ultraterrena aveva deciso di abbondonarsi alle tue cure. Ora ritrovo lei in lacrime, lasciata sola da colui che l’aveva trasformata in una divinità degna di culto. Tu pensieroso sospiri piacere nella tua innocenza primordiale, di fianco a una ragazza che sembra amarti, ma con la quale non raggiungerai mai le costellazioni più nascoste. Come sempre ti ritrovi a pensare alla tua Lei, incapace di comprendere a fondo la tua scelta. Hai peccato di hybris sostenendo di poter fare a meno di lei, ritenendoti di nuovo unico padrone della tua esistenza. Tuttavia caro mio amico, ti devo confessare che nei progetti del fato, la tua e la sua vita sono legate da un filo talmente resistente, che qualsiasi opposizione si dimostrerà vana. Il tuo Io soccomberà in questa personale battaglia contro il destino; lei è il tuo ossigeno, potrai anche resistere per un po’ di tempo senza respirare, ma dopo poco dovrai uscire dal tua mare di bugie e menzogne, per cogliere tramite il tuo respiro la sua flagranza, che ancora una volta il vento condurrà a te.
Opera scritta il 01/10/2016 - 15:56
Da pietro renis
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