OPERA

Vorrei vivere in quel sogno,
in quel sogno che ogni notte aspetto,
che ogni notte mi fa andare a letto presto.
Vorrei vivere in quel sogno, in cui ci sei tu,
dove mi sei vicina,
dove non ti allontani mai,
in quel sogno dove
ti abbraccio e tu,rimani lì, ferma tra le mie braccia.
Dove l'unica cosa a separarci,l'unica cosa che ci divide, è una stupida,rumorosa e assillante sveglia, che ogni mattina, puntualmente, non si dimentica mai di suonare;
che ogni mattina non si dimentica mai
di farti scomparire.
Quanto la odio.
Ogni mattina mi ricorda che non posso vivere in un mondo fatto di sogni,
mi ricorda che non posso vivere in un mondo in cui ci sei tu,
in un mondo in cui ci siamo noi.

Opera scritta il 19/02/2017 - 23:47

Da Inutilis Vir

Letta n.1140 volte.

La sveglia, delle volte, somiglia a un aguzzino, ma lei in fondo si adegua alle nostre scelte. L'ultimo sogno del mattino, di solito, risponde ai pensieri della sera, ma è durante il giorno che possiamo vedere... i sogni migliori. Ho apprezzato la poesia, per una certa intensità e una discreta incisività.. oltre la spinta alla riflessisone che mi ha suscitato.

Francesco Gentile 20/02/2017 - 12:47

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Troppo spesso si cerca la fuga nel sogno per allontanarsi dalla realtà perchè li si pensa di realizzare la vita che non esiste durante il giorno. Allora la si immagina, costruisce a propria immagine, dimenticando che il giorno è fatto di notti e giorni con i quali bisogna misurarsi.
Ma sognare si può.
Nel mondo tutto è essenziale, nessuno è inutile, lo dice la natura, quindi non sei INUTILIS... buona giornata

ALFONSO BORDONARO 20/02/2017 - 10:49

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