La paura
Forte fastidio che interrompe il candito suono.
L’urlo prepotente gonfia il cuore
sporca il manto dolce del risveglio mattutino.
Eccoti che appari sempre puntuale infima e bastarba.
Paura inquientante sviscera un brivido lungo la schiena.
Ti odio e ti combatto ma sono più forte.
L’armonia soave del mio nuovo amore
mi cosparge di una brina frescolina che nutre il mio cuore.
Forte fastidio che interrompe il candito suono.
L’urlo prepotente gonfia il cuore
sporca il manto dolce del risveglio mattutino.
Eccoti che appari sempre puntuale infima e bastarba.
Paura inquientante sviscera un brivido lungo la schiena.
Ti odio e ti combatto ma sono più forte.
L’armonia soave del mio nuovo amore
mi cosparge di una brina frescolina che nutre il mio cuore.
Ti conosco
Io lo lascio scorrere questo fiume in argini invisibili,
dove tulmulti, onde, venti, non faranno più paura.
Il faro sarà visibile sempre anche se la luce ti sembrerà fioca,
ma sarà riferimento e porto e abbraccio e legamento.
Io la lascio navigare questa nave con il tuo albero e le mie vele,
per cercare nuovi spazi e nuovi elementi
dove le parole andranno liberamente in una sola direzione,
e se guardi bene, in alto verso l’orizzonte….vita mia.
Opera scritta il 09/05/2017 - 13:46
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Commenti
Bravi! Profonda e scorrevole. Complimenti.
Paolo Ciraolo 09/05/2017 - 14:48
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