Sergio chi?
vi starete chiedendo cosa stia dicendo..beh, provo a spiegarvi
sapete quelle case di paese terra cielo, con quelle scale strette che conducono direttamente alle grandi cucine?
ebbene, una di queste era la casa di mia nonna….
salivo su, sempre di corsa e quando entravo nella grande cucina, un calore ed un profumo di legna mi si infondeva in tutto il corpo…la vecchia madia bianca con la farina ed il mattarello, la vetrina con le tazzine da tè e da caffè, il bricco del latte, il camino, la stufa in ghisa, il grande tavolo bianco al centro e la splendida finestra sull’orto…..
però, "rientrando" con la memoria in quella casa che ora è diventata uno studio d’architettura, ricordo il lavandino in pietra sulla sinistra, proprio accanto alla grande finestra.
-no, mi risponde Claudia al telefono, non ricordi cugina….il lavandino era proprio accanto alla madia, sulla parete destra
-ma come? dico io…non confinava con il lavandino del bagno che era lungo il corridoio, subito dopo la porta della cucina?
-no, tesoro ahahahahah, sei proprio fuori fase, il bagno era prima della cucina, quindi, si…confinava con il bagno, ma dalla parete destra
-no, Claudia sbagli tu perché ricordo perfettamente che dopo il bagno c’era la scala a chiocciola che portava all’orto
-ahahahah ma dai? ma cosa dici? la scala a chiocciola era al piano di sopra…ci si accedeva dalle camere da letto. possibile che non ricordi?
gia…mi chiedo io, possibile che faccia tutta questa confusione?
-senti Claudia, ora ti devo proprio salutare…sono stranita, devo cercare di mettere a fuoco i ricordi, non è possibile che mi confonda in questo modo
-si tesoro, forse hai bisogno di dormire
-dai, ci sentiamo domani.
-si piccina, salutami Sergio
-Sergio? Sergio, chi?
-ahahahahah ma dai? mi prendi in giro?
-no no, Sergio chi? possibile che tu stia parlando del mio fisioterapista? tu vivi a Milano ed io a Roma…
-il fisioterapista? Milano? ………..scusi, ma non sto parlando con Francesca Scipioni?
-ehm ahahahahah no, io sono Giulia
-oddio, ahahahahah…siamo state un’ora al telefono a parlare come se fossimo cugine…ero convinta, hai la stessa voce di Francesca….uguale….non ci posso credere
-beh in effetti la cosa è strana perché io ho una cugina che si chiama Claudia ed ha la voce identica alla tua ahahahah…..
-senti un po’, ma per curiosità, quella casa di cui parlavi, dove si trova?
-beh non credo tu lo conosca…è un paese piccolino tra gli appennini, si chiama Piobbico
-nooooo, davvero? anche la casa di cui parlo io si trova a Piobbico
-Claudia, allora forse ci conosciamo
-Giulia, ehm Giulia…mumble, mumble……ma non sarai mica la Giulia che si innamorò del mio ragazzo…come si chiamava? Filippo Maria , mi pare….
-ahahahahah siiiiiiiiii, è mio marito
-ma che te possino, dopo quasi trent’anni...salutamelo eh
-ma certo…ci hai perdonati?
-figurati, quasi non me lo ricordavo…sono felicemente sposata anch’io con Paolo, viviamo a Bologna ed abbiamo un bambino
-mi fa piacere, noi non abbiamo figli…e come si chiama il tuo bimbo?
-…..ehm, Filippo Maria.
ma è solo un caso eh
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Straordinario, straordinario...sto ancora ridendo
Bravissima Laisa ahahahaha
troppa grazia
ahahahah
e grazie a tutti
Enio, nn prendermi in giro
Tra tutta la gente del mondo dovevate per sbaglio incrociarvi con l'ex e marito in comune...... I giri della vita alla fine sono più piccoli di quanto si possa immaginare...
Non leggo quasi mai i racconti ma questo tuo andava letto per forza!
Fenomenale...!!!
Soprattutto nel finale
Bravaaaa
una conversazione quasi surreale...
mi hai fatto ridere un sacco
Brava
quando finisco di ridere ti commento
***************************************** Laisa
Veramente un bel racconto.