E, in inverno?
-Allora,non mi fai entrare?- una ruga dalla sua fronte la saluta, Giulio è teso
-No non ti faccio entrare, non so chi sei- Mara ha varcato la soglia, la porta dietro di sé, socchiusa, sostiene la schiena.
-Dai non scherzare, è casa mia-
-Non ti conosco, hai una maglia bianca, a te non piace il bianco...-
-Non giocare Mara, non è il momento-
-Sono mesi che non è il momento, l'ho capito bene, o mi sono confusa? Ti ho rincorso sotto la pioggia, mi sono graffiata i piedi nudi sui sassi, le spalle hanno raccolto l'acqua che scendeva dai capelli ed ho inghiottito il mascara che segnava il mio viso...un clown? Io. Mi sono confusa quando la doccia calda disegnava il vapore sul vetro e nella cabina il vuoto si muoveva nel suono di uno scroscio che andava giù, spazio disabitato, il tuo corpo altrove. Ho letto un libro sul penultimo scalino di pietra, il posto più scomodo della casa, dici tu, ma mi son confusa e non ho sentito la tua cura, e se non ho mangiato ho trovato gonne che non stavano su e capelli da spostare dagli occhi. Ho riempito il letto di pieghe di lenzuola e ne ho scelta una per navigare la notte, mi sono confusa?
Poi, ho fatto il bucato, tra gli ulivi le lenzuola hanno respirato un nuovo odore, quello del sole tagliato dal vento. Tutto era ancora lì, una margherita da non calpestare, un mandorlo da fiorire e i sassi da posizionare. Sono entrata in casa, ho spaghetti e olio, e di nuovo fame...-
-Fammi entrare, tu sei ancora uguale, sei uno spettacolo...-
-No, il bianco non ti dona-
...
-Mara, che cosa c'è, sogni?- Giulio la sfiora, trova il fianco
-Perché?- Mara si gira, rotola lì sulla sua spalla
-Sembravi agitata-
-Non credo- si alza sui gomiti e su di lui si stende-Ti peso così?-
-È un dolce peso-
-Al buio mi vedi?-
-Sì-
-Anch'io...Ma tu sei andato via?-
-Mai, hai visto impronte qua fuori?-
-No-
-E tu? Tu sei andata via?-
-No, hai visto impronte qua fuori?-
-Nemmeno una...sai, baciarti a primavera mi fa sentire vivo, baciarti in estate mi fa perdere la testa e, in autunno, mi culla...-
-E, in inverno?-
-In inverno, mi sono innamorato di te...-
Più denso il buio, affoga il bianco della maglia, poggiata stanca al di là della scala, di pietra.
-No non ti faccio entrare, non so chi sei- Mara ha varcato la soglia, la porta dietro di sé, socchiusa, sostiene la schiena.
-Dai non scherzare, è casa mia-
-Non ti conosco, hai una maglia bianca, a te non piace il bianco...-
-Non giocare Mara, non è il momento-
-Sono mesi che non è il momento, l'ho capito bene, o mi sono confusa? Ti ho rincorso sotto la pioggia, mi sono graffiata i piedi nudi sui sassi, le spalle hanno raccolto l'acqua che scendeva dai capelli ed ho inghiottito il mascara che segnava il mio viso...un clown? Io. Mi sono confusa quando la doccia calda disegnava il vapore sul vetro e nella cabina il vuoto si muoveva nel suono di uno scroscio che andava giù, spazio disabitato, il tuo corpo altrove. Ho letto un libro sul penultimo scalino di pietra, il posto più scomodo della casa, dici tu, ma mi son confusa e non ho sentito la tua cura, e se non ho mangiato ho trovato gonne che non stavano su e capelli da spostare dagli occhi. Ho riempito il letto di pieghe di lenzuola e ne ho scelta una per navigare la notte, mi sono confusa?
Poi, ho fatto il bucato, tra gli ulivi le lenzuola hanno respirato un nuovo odore, quello del sole tagliato dal vento. Tutto era ancora lì, una margherita da non calpestare, un mandorlo da fiorire e i sassi da posizionare. Sono entrata in casa, ho spaghetti e olio, e di nuovo fame...-
-Fammi entrare, tu sei ancora uguale, sei uno spettacolo...-
-No, il bianco non ti dona-
...
-Mara, che cosa c'è, sogni?- Giulio la sfiora, trova il fianco
-Perché?- Mara si gira, rotola lì sulla sua spalla
-Sembravi agitata-
-Non credo- si alza sui gomiti e su di lui si stende-Ti peso così?-
-È un dolce peso-
-Al buio mi vedi?-
-Sì-
-Anch'io...Ma tu sei andato via?-
-Mai, hai visto impronte qua fuori?-
-No-
-E tu? Tu sei andata via?-
-No, hai visto impronte qua fuori?-
-Nemmeno una...sai, baciarti a primavera mi fa sentire vivo, baciarti in estate mi fa perdere la testa e, in autunno, mi culla...-
-E, in inverno?-
-In inverno, mi sono innamorato di te...-
Più denso il buio, affoga il bianco della maglia, poggiata stanca al di là della scala, di pietra.
Opera scritta il 06/02/2019 - 19:47
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Voto: | su 8 votanti |
Commenti
GRAZIE dei commenti bellissimi che mi avete regalato...
tra sogno e realtà, un allontanamento vero o presunto o temuto...non lo so...
Vi abbraccio con tanto bene
tra sogno e realtà, un allontanamento vero o presunto o temuto...non lo so...
Vi abbraccio con tanto bene
Grazia Giuliani 08/02/2019 - 13:28
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io sono estasiata
l'ho letto con un sottofondo melodico ed è poesia
Grazia, mi sono venuti i brividi
è di una dolcezza che fa perdere il senso del tempo...potrei leggerti per ore
l'ho letto con un sottofondo melodico ed è poesia
Grazia, mi sono venuti i brividi
è di una dolcezza che fa perdere il senso del tempo...potrei leggerti per ore
laisa azzurra 07/02/2019 - 21:14
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MOLTO PIACIUTO BUONA SERATA Grazia
gcr poeta lupo dell'amiata 07/02/2019 - 19:06
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Mia cara amica di OS, la poesia ce l'hai nel sangue, è nel tuo DNA, per questo motivo, quando scrivi, fai sognare.
"...sai, baciarti a primavera mi fa sentire vivo, baciarti in estate mi fa perdere la testa e, in autunno, mi culla...E in inverno? In inverno mi sono innamorato di te..."
Che cos'è ciò, se non poesia?
Complimenti di cuore...
"...sai, baciarti a primavera mi fa sentire vivo, baciarti in estate mi fa perdere la testa e, in autunno, mi culla...E in inverno? In inverno mi sono innamorato di te..."
Che cos'è ciò, se non poesia?
Complimenti di cuore...
PAOLA SALZANO 07/02/2019 - 16:25
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Molto bello questo dialogo, delicato e dalle immagini, vere e/o presupposte, che portano il lettore in un'altra dimensione, forse irreale o forse no...
Brava!
Brava!
Millina Spina 07/02/2019 - 13:13
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Molto bello. ammirevole complimenti
Grazia
Grazia
Salvatore Rastelli 07/02/2019 - 09:02
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Troppo originale, quasi onirico...scritto assai bene, con passaggi di spessore poetico e con un finale molto bello, che lascia aperte le interpretazioni. Brava, anzi bravissima. Ciao Grazia.
Giacomo C. Collins 07/02/2019 - 07:40
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Neanch'io vorrei sbagliare, ma secondo me si amano oltre la morte. Non importa se non ho capito, mi piace lo stesso
Maria Isabel Mendez 07/02/2019 - 00:59
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GRAZIA....Non mi vorrei sbagliare ma è un incontro ghost ravvicinato del tipo mi ricorderò di te. Bellissime le descrizioni di quello che rimane intatto, nel giardino, nella casa nei tuoi ricordi. Nessuna impronta solo un maglione bianco ancora li per testimoniare una presenza che fu.Bravissima è un piacere leggerti.
mirella narducci 06/02/2019 - 22:59
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