Io ti curo, ti guardo cerco di capire di cosa hai bisogno, quando lo capisco te lo faccio trovare come se fosse una piccola sorpresa cosi tu non ci devi pensare e sei un pochino più spensierato, allora ti guardo ancora e ti vedo un po più felice, sei più leggero perché è bello che qualcuno pensi ai tuoi bisogni senza chiedere senza che sia un dovere, e quel sorriso che aleggia su tuo viso arriva dritto al mio cuore che puff diventa un pochino più leggero anche lui.
Sembra tutto più facile quando si è naturalmente orientati verso l'altro come i girasoli non si forzano di cercare il sole lo seguono istintivamente senza domande né obblighi, difficile diventa seguirti in un bosco di alberi folti in cui non trapela luce, cerco di raggiungerti ma i passi sono traballanti la schiena fa male le gambe iniziano a cedere e ti chiedo aiuto, non è il mio habitat naturale io vivo nella città , ti prego rallenta dammi il tempo di abituarmi al buoi, di prendere la tua andatura….ma tu che sei un animale solitario ti arrabbi, non capisci le mie difficoltà; non ti interessa capire quanto sforzo sto facendo quindi inizi a correre nel folto della foresta sembra quasi tu stia scappando da me .
Io corro, corro più forte, ci devo riuscire.. ti devo riprendere! Ti devo stringere forte al mio petto farti sentire amato, sentirmi amata. Forse no; mi devo fermare, devo leccare i graffi che mi sono fatta nel cuore della foresta, devo guardarmi intorno cercare la luce della luna e abituare i miei occhi all' oscurità, tu farai il tuo percorso e io la mia strada, tu sei un animale della foresta se vorrai cercherai tu di raggiungermi.
Io guardo le stelle e cerco la luna, sto bene con me stessa posso stare bene anche tra gli alberi, accarezzata dalla rugiada delle foglie e dalla brezza della notte ululo alla luna piena, stanotte sono me stessa.
Sembra tutto più facile quando si è naturalmente orientati verso l'altro come i girasoli non si forzano di cercare il sole lo seguono istintivamente senza domande né obblighi, difficile diventa seguirti in un bosco di alberi folti in cui non trapela luce, cerco di raggiungerti ma i passi sono traballanti la schiena fa male le gambe iniziano a cedere e ti chiedo aiuto, non è il mio habitat naturale io vivo nella città , ti prego rallenta dammi il tempo di abituarmi al buoi, di prendere la tua andatura….ma tu che sei un animale solitario ti arrabbi, non capisci le mie difficoltà; non ti interessa capire quanto sforzo sto facendo quindi inizi a correre nel folto della foresta sembra quasi tu stia scappando da me .
Io corro, corro più forte, ci devo riuscire.. ti devo riprendere! Ti devo stringere forte al mio petto farti sentire amato, sentirmi amata. Forse no; mi devo fermare, devo leccare i graffi che mi sono fatta nel cuore della foresta, devo guardarmi intorno cercare la luce della luna e abituare i miei occhi all' oscurità, tu farai il tuo percorso e io la mia strada, tu sei un animale della foresta se vorrai cercherai tu di raggiungermi.
Io guardo le stelle e cerco la luna, sto bene con me stessa posso stare bene anche tra gli alberi, accarezzata dalla rugiada delle foglie e dalla brezza della notte ululo alla luna piena, stanotte sono me stessa.
Opera scritta il 19/03/2019 - 09:17
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Commenti
Molto simbolico il tuo racconto, ho trovato l'altruismo, la rinuncia a "possedere" chi si ama... e tante immagini molto poetiche. Bello lo stile anche!!!!
Maria Isabel Mendez 19/03/2019 - 14:57
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Descrivi bene la più bella della condizione umana: star bene con se stessi. Complimenti.
Ernesto D'Onise 19/03/2019 - 11:10
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