Il mio fazzoletto
Portalo via vento,
Strappalo dalle mie mani
Lascia che si perda tra i rami,
O lassù tra le nuvole.
Che viaggi lontano da me
Asciuga tu le impronte
Del mio trascorso;
Tracce che hanno solcato
Il mio volto
E che lui ha raccolto.
Che custodisca pure
I miei crucci ma in un angolo
Remoto, lontano dalla mia voglia
Di nuovi sorrisi.
Portalo via vento,
Questo lembo di tormento.
Che ho una morsa nel petto.
Tienilo tu il mio fazzoletto.
(Francesco Silletta)
Strappalo dalle mie mani
Lascia che si perda tra i rami,
O lassù tra le nuvole.
Che viaggi lontano da me
Asciuga tu le impronte
Del mio trascorso;
Tracce che hanno solcato
Il mio volto
E che lui ha raccolto.
Che custodisca pure
I miei crucci ma in un angolo
Remoto, lontano dalla mia voglia
Di nuovi sorrisi.
Portalo via vento,
Questo lembo di tormento.
Che ho una morsa nel petto.
Tienilo tu il mio fazzoletto.
(Francesco Silletta)
Opera scritta il 25/06/2019 - 23:32
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Commenti
si sente la voglia di lasciare alle spalle la sofferenza, bella l'immagine del fazzoletto che figurativamente porta via il dolore. E' un modo per iniziare a focalizzare.
Piaciuta
patrizia sgura 27/06/2019 - 11:23
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ormai Francesco sei diventato un bravo poeta .Ciao e alla prossima lettura!
Alberto Berrone 26/06/2019 - 23:23
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Piaciuta moltissimo!!!!
Maria Isabel Mendez 26/06/2019 - 14:41
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Un fazzoletto da affidare al vento, per soffrire meno...
sì è molto bella...
sì è molto bella...
Grazia Giuliani 26/06/2019 - 13:02
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Che bella questa poesia è un piacere leggerla.
speranza iovine 26/06/2019 - 09:01
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