Gli occhi bruciano;
vedono immagini,
ricordi difficili
indigeribili
impossibili
da eliminarsi.
Provo a chiuderli
ma ecco ardersi,
dinanzi a loro,
le vostre sagome
fedifraghe,
ignobili.
vedono immagini,
ricordi difficili
indigeribili
impossibili
da eliminarsi.
Provo a chiuderli
ma ecco ardersi,
dinanzi a loro,
le vostre sagome
fedifraghe,
ignobili.
Rivoltante.
Sento staccare da me
la carne
e il sangue ribolle.
Imbarazzante
l'impotenza del tempo,
che eppure scorre.
Giorni, mesi, anni
sono trascorsi,
ma il rancore no,
quello,
almeno lui,
mi è fedele,
mi rimane impigliato addosso
e si nutre di me a morsi.
Tento invano,
a piccoli sorsi,
di metabolizzare queste schifezze
ma la nausea
è ancora forte
e non riesco a sopportarle.
Sono ormai intollerante
alle menzogne arroganti
e a chi non sa ardere
se non bruciando gli altri:
a chi ha le armi
ma non le ha usate per difenderti
anche se diceva di amarti.
E allora anche io mi ri-volto,
non riuscendo più a riconoscerti
in colui che credevo
meritasse il mio tutto;
non riuscendo più a riconoscerci
da qualunque prospettiva
io volga il mio sguardo.
Opera scritta il 05/03/2020 - 01:56
Da Rea .
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