In tempi normali tutto sembra scontato, facile, garantito e legittimo, ma in questi giorni ci stiamo accorgendo che tutto è relativo.
Sento parlare dell’impossibilità di progettare o quanto meno di prenotarsi per le vacanze della prossima estate, così com’era di consuetudine fino ad un anno fa, e capisco che sono riflessioni nostalgiche, ma inappropriate.
Giusto per restare in tema, da un po’ di anni insieme a tre a mici di vecchissima data, custodiamo un salvadanaio.
Quest’idea nacque esattamente otto anni fa con l’intento di aprirlo ogni due anni per realizzare
un viaggio insieme, in genere nel mese di giugno.
L’ultimo è stato quello a Siena e dintorni.
Attuavamo questo progetto ogni sabato sera. Dopo aver cenato e prima di iniziare le nostre partite a burraco, versavamo una cifra fissa per ognuno di noi in modo che ogni sabato entrasse nel salvadanaio sempre la stessa somma.
Ricordo che quando qualcuno di noi non poteva essere presente per impegni personali, in genere più di famiglia, e quindi saltava il consueto appuntamento, il sabato successivo ci prendevamo in giro dicendo:” Ragazzi, il salvadanaio piange”.
Beh! Con quello che sta succedendo credo che piangerà per molto tempo , se saremo fortunati, ed inoltre il solo pensarci mi sembra inopportuno, magari lo facciamo, ma solo ai fini di tirarci un po’ su il morale.
Ora le priorità e le preoccupazioni sono ben altre. Il primo pensiero va a coloro che sono in un letto d’ospedale soli, senza neppure il conforto di una persona cara, con l’unica ed augurale speranza di uscirne sani il prima possibile.
E comunque una cosa è certa gli unici pensieri validi sono quelli di aiutare, nel nostro piccolo quelli che hanno bisogno, iniziando dalle cose più semplici e non solo per ciò che riguarda la famiglia, ma tutti quelli che ci circondano, anche con una semplice telefonata, la solitudine a lungo andare è anch’essa un mostro da combattere e da sconfiggere.
Sento parlare dell’impossibilità di progettare o quanto meno di prenotarsi per le vacanze della prossima estate, così com’era di consuetudine fino ad un anno fa, e capisco che sono riflessioni nostalgiche, ma inappropriate.
Giusto per restare in tema, da un po’ di anni insieme a tre a mici di vecchissima data, custodiamo un salvadanaio.
Quest’idea nacque esattamente otto anni fa con l’intento di aprirlo ogni due anni per realizzare
un viaggio insieme, in genere nel mese di giugno.
L’ultimo è stato quello a Siena e dintorni.
Attuavamo questo progetto ogni sabato sera. Dopo aver cenato e prima di iniziare le nostre partite a burraco, versavamo una cifra fissa per ognuno di noi in modo che ogni sabato entrasse nel salvadanaio sempre la stessa somma.
Ricordo che quando qualcuno di noi non poteva essere presente per impegni personali, in genere più di famiglia, e quindi saltava il consueto appuntamento, il sabato successivo ci prendevamo in giro dicendo:” Ragazzi, il salvadanaio piange”.
Beh! Con quello che sta succedendo credo che piangerà per molto tempo , se saremo fortunati, ed inoltre il solo pensarci mi sembra inopportuno, magari lo facciamo, ma solo ai fini di tirarci un po’ su il morale.
Ora le priorità e le preoccupazioni sono ben altre. Il primo pensiero va a coloro che sono in un letto d’ospedale soli, senza neppure il conforto di una persona cara, con l’unica ed augurale speranza di uscirne sani il prima possibile.
E comunque una cosa è certa gli unici pensieri validi sono quelli di aiutare, nel nostro piccolo quelli che hanno bisogno, iniziando dalle cose più semplici e non solo per ciò che riguarda la famiglia, ma tutti quelli che ci circondano, anche con una semplice telefonata, la solitudine a lungo andare è anch’essa un mostro da combattere e da sconfiggere.
Opera scritta il 27/04/2020 - 20:55
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Commenti
Scusate volevo dire cari.
santa scardino 28/04/2020 - 23:17
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Vari amici ringrazio tutti per la vostra gentile ed affettuosa presenza.
santa scardino 28/04/2020 - 22:12
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Santa che bello ritrovarti con questo splendido scritto.
Antonio Girardi 28/04/2020 - 21:15
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Un bel testo...bella l'idea del salvadanaio per un viaggio collettivo. le considerazioni finali sono condivisibili, credo, da tutti. Ciao.
Giacomo C. Collins 28/04/2020 - 19:34
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Una storia semplice, per questo di grande significato...
Brava, ci abitueremo??! Ma...
Brava, ci abitueremo??! Ma...
Grazia Giuliani 28/04/2020 - 18:54
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Ops un caro saluto
Margherita Pisano 28/04/2020 - 18:11
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Un incontro piacevole che mirava al piacere di stare insieme...con salvadanio o no, anche se pure lui ha avuto una funzione importante, come un viaggio. Ora non possiamo neppure abbracciare un amico e stare vicino alle persone care... Non posso abbracciare mio figlio che è cosa ancor più grave per me, perché non si può volare da una Regione all'altra. Ora forse dobbiamo prendere una consapevolezza diversa, che nulla è scontato neppure la libertà di un abbraccio e chissà per quanto tempo ancora! Ciao Santa una bella riflessione la tua...un vero saluto a te!
Margherita Pisano 28/04/2020 - 18:10
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Impareremo a convivere con ciò che è ora. L'uomo si adeguerà e vivrà come ha sempre fatto usando punto e a capo. Certo la nostalgia soffrirà un poco. Ma vedi: la natura non ha mai avuto bisogno dell'uomo per rigenerarsi. Buone cose.
Ernesto D’Onise 28/04/2020 - 15:34
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"una domenica insieme" sembra un romanzo di altri tempi, eppure era la routine di sempre, ci cercavamo, ci organizzavamo, per una serata insieme, a rotazione e menù fisso per non pesare sulla padrona di casa. Ora dobbiamo almeno usare il telefono per non sentirci isolati, lo scambio di saluti l'assicurazione e la conferma che stiamo entrambi bene. Offrire un aiuto se c'è bisogno. Ci dobbiamo volere anche più bene di prima. Perchè ne abbiamo bisogno
GIOVANNI PIGNALOSA 28/04/2020 - 15:30
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UN racconto/riflessione che porta alla luce accadimenti mancati per via di questa estrema clausura che purtroppo si ripercuoterà abbastanza a lungo nel tempo a venire. Progetti che si spegneranno almeno per questo anno. Ci vorrà un po' di tempo prima che di tornare alla normalità foraggiata però dalla speranza che qualcosa di meglio si possa attuare. Molto piaciuto questo racconto di vita insieme agli amici, brava Santa.
Maria Luisa Bandiera 28/04/2020 - 15:12
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Brava Sandra, hai decisamente "arricchito " pure il mio salvadanaio culturale, infatti le righe le ritengo di un certo valore e che mirano ad una riflessione non da poco, come dice Mirko D. Mastro (Poeta) questa pubblicazione è uno scritto importante.
Alla prossimissima!
Alla prossimissima!
Giuseppe Scilipoti 28/04/2020 - 15:01
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Si avverte la mancanza di quel rituale chiamato viaggio & insieme.
Il salvadanaio come ben sappiamo è un apposito oggetto dove tenere le proprie monete ed è sempre stato adibito sin dall’antichità ad una sostanziale funzione di conservazione. Ed è qui che allo stato attuale teniamo conservata la libertà. Aspettiamo il momento giusto per aprirlo. Nel frattempo continuiamo a "raccogliere" pazienza, forza, attenzioni e qualsivoglia.
(segue disamina)
Il salvadanaio come ben sappiamo è un apposito oggetto dove tenere le proprie monete ed è sempre stato adibito sin dall’antichità ad una sostanziale funzione di conservazione. Ed è qui che allo stato attuale teniamo conservata la libertà. Aspettiamo il momento giusto per aprirlo. Nel frattempo continuiamo a "raccogliere" pazienza, forza, attenzioni e qualsivoglia.
(segue disamina)
Giuseppe Scilipoti 28/04/2020 - 14:58
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Ma non si dice: --- Il piatto piange --- ? Ebbene, in questo caso è il salvadanio, con una chiusa che è augurio affinchè la solitudine venga distrutta magari prendendola a colpi di martelletto. Mi piace molto l'aspetto anche metaforico dello scritto, visto i tempi che stiamo vivendo/subendo le righe denotato buoni propositi e buone esortazioni. (segue disamina)
Giuseppe Scilipoti 28/04/2020 - 14:57
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In questi momenti particolari stiamo scoprendo altri aspetti del nostro vivere e se per certi versi ci incutono ansia per altri ci fanno capirte meglio la nostra fragilità, che però possiamo affrontare meglio quando abbiamo la fortuna di avere veri amici con cui confortarci. Piaciuto
Francesco Scolaro 28/04/2020 - 10:50
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Ho trovato questo scritto importante, come importante è ciò che significa quel salvadanaio: amicizia, ritrovarsi insieme, progetti e piacere verso la vita. Ora piange insieme a molte persone,ma con la speranza che le lacrime presto tornino ad essere speranza e sana voglia di ricominciare
Mirko D. Mastro(Poeta) 28/04/2020 - 08:34
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