Dopo aver prenotato il vaccino, con mio cugino, di qualche anno meno di me, andiamo a farlo in un centro commerciale, a trenta minuti da casa.
Credevo che sarebbe stato tutto in velocità, invece abbiamo dovuto sfidare mari e monti per una piccola punturina, non di zanzarina.
Prima di tutto, all' entrata, la protezione civile ci misura la temperatura, no febbre, si caldo, poi ci controlla la carta dell' appuntamento, se abbiamo firmato i moduli e ci chiede se abbiamo la tessera sanitaria.
Io tiro fuori quella dei vestiti, andrà bene lo stesso.
Poi ci dice di avanzare in una stanza, dove altre persone stanno ancora compilando i moduli.
Sono le 15, poi le 15.15, poi le 15.40, ma noi avevamo l' appuntamento alle tre e mezza.
Così avanzo verso uno della protezione civile e gli dico che l' ora è già avanzata.
Come un tenente colonnello, mi dice che l' ora non c'entra niente.
Aspettiamo ancora cinque minuti e poi ci fa segno di prendere il corridoio a destra e così finiamo in un' altra stanza e da lì inizia l' avventura pirata dei vaccini.
Allora come in un gioco, ci dice di sederci sulle sedie e quando una persona si alza, avanziamo anche noi in un' altra sedia.
Così finché non arriviamo a metà stanza in una scrivania.
Li delle infermiere credo, ci controllano le carte e ci danno già il modulo per il secondo richiamo.
Di nuovo torniamo sulle famose sedie, non poltrone sofà, testa la qualità e avanziamo sempre più in là, dove presumo medici, ci chiedono se soffriamo di allergie e malattie particolari.
Diciamo di no e così decidono di farci il pzifer, dicendo che può venirci febbre il giorno dopo.
Sperando di no, poi ci dà l' appuntamento tra un mese e qualche giorno.
Ci alziamo e la protezione civile come un puzzle, ci fa entrare in un corridoio a lato.
Non capisco più niente, mi sembra di giocare a indovina chi ci fa il vaccino.
Arriviamo davanti ad altri infermieri, che ci prendono le carte e cercano i nostri nomi su una pagina, colorando poi con l' evidenziatore peppa pig i nostri dati.
Ci dicono infine di andare nella tenda numero 4.
Io sono così agitata che non mi accorgo nenneno della puntura.
Mi dice siediti in là con tuo cugino e aspetta quindici minuti per vedere se va tutto bene.
Siamo all' ultimo step, il vaccino è in circolo.
Siamo una cinquantina di persone che si guardano chi è più pallido dell' altro, fantasma o zombie.
Un ragazzo seduto, sviene ma sembra dormire.
Una ragazza invece trema come una foglia nel temporale.
La protezione civile studia le nostre facce come una cartina geografica e fa segno con la mano se è tutto ok.
Si è tutto ok, quando saremo fuori da qui!
Aspettiamo quindici minuti e con un balzo da tigre selvaggia scappiamo.
Stiamo bene si, i dolori intanto si vedranno l' indomani.
Andiamo a correre, saltare, ballare.
L' ideale contro la febbre, è sudare un pochino prima, così se ne va!
Ciao ciao
Credevo che sarebbe stato tutto in velocità, invece abbiamo dovuto sfidare mari e monti per una piccola punturina, non di zanzarina.
Prima di tutto, all' entrata, la protezione civile ci misura la temperatura, no febbre, si caldo, poi ci controlla la carta dell' appuntamento, se abbiamo firmato i moduli e ci chiede se abbiamo la tessera sanitaria.
Io tiro fuori quella dei vestiti, andrà bene lo stesso.
Poi ci dice di avanzare in una stanza, dove altre persone stanno ancora compilando i moduli.
Sono le 15, poi le 15.15, poi le 15.40, ma noi avevamo l' appuntamento alle tre e mezza.
Così avanzo verso uno della protezione civile e gli dico che l' ora è già avanzata.
Come un tenente colonnello, mi dice che l' ora non c'entra niente.
Aspettiamo ancora cinque minuti e poi ci fa segno di prendere il corridoio a destra e così finiamo in un' altra stanza e da lì inizia l' avventura pirata dei vaccini.
Allora come in un gioco, ci dice di sederci sulle sedie e quando una persona si alza, avanziamo anche noi in un' altra sedia.
Così finché non arriviamo a metà stanza in una scrivania.
Li delle infermiere credo, ci controllano le carte e ci danno già il modulo per il secondo richiamo.
Di nuovo torniamo sulle famose sedie, non poltrone sofà, testa la qualità e avanziamo sempre più in là, dove presumo medici, ci chiedono se soffriamo di allergie e malattie particolari.
Diciamo di no e così decidono di farci il pzifer, dicendo che può venirci febbre il giorno dopo.
Sperando di no, poi ci dà l' appuntamento tra un mese e qualche giorno.
Ci alziamo e la protezione civile come un puzzle, ci fa entrare in un corridoio a lato.
Non capisco più niente, mi sembra di giocare a indovina chi ci fa il vaccino.
Arriviamo davanti ad altri infermieri, che ci prendono le carte e cercano i nostri nomi su una pagina, colorando poi con l' evidenziatore peppa pig i nostri dati.
Ci dicono infine di andare nella tenda numero 4.
Io sono così agitata che non mi accorgo nenneno della puntura.
Mi dice siediti in là con tuo cugino e aspetta quindici minuti per vedere se va tutto bene.
Siamo all' ultimo step, il vaccino è in circolo.
Siamo una cinquantina di persone che si guardano chi è più pallido dell' altro, fantasma o zombie.
Un ragazzo seduto, sviene ma sembra dormire.
Una ragazza invece trema come una foglia nel temporale.
La protezione civile studia le nostre facce come una cartina geografica e fa segno con la mano se è tutto ok.
Si è tutto ok, quando saremo fuori da qui!
Aspettiamo quindici minuti e con un balzo da tigre selvaggia scappiamo.
Stiamo bene si, i dolori intanto si vedranno l' indomani.
Andiamo a correre, saltare, ballare.
L' ideale contro la febbre, è sudare un pochino prima, così se ne va!
Ciao ciao
Opera scritta il 24/06/2021 - 17:55
Da Mary L
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Commenti
Il vaccino è sempre meglio non farlo perché non fa bene alla salute.
Ciao ciao
Ciao ciao
Alberto Berrone 26/06/2021 - 22:53
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Il farmaco sperimentale ha rischi come benefici,trovo il racconto piacevole anche se tratta un argomento che ci riporta al periodo passato tra paure e isolamento.Purtroppo ora si è solo cavie.Ma bisogna almeno sperare.Trovo la sua forza invidiabile.
Graziella Silvestri 26/06/2021 - 01:30
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Grazie a tutti
rispondendo al signor Gallo, i vaccini aiutano.
Adesso non ci sono ad esempio casi nelle case di riposo ed Rsa e tutti dicono quanto sia importante vaccinarsi.
Poi ognuno è libero di fare come vuole.
rispondendo al signor Gallo, i vaccini aiutano.
Adesso non ci sono ad esempio casi nelle case di riposo ed Rsa e tutti dicono quanto sia importante vaccinarsi.
Poi ognuno è libero di fare come vuole.
Mary L 25/06/2021 - 16:07
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Sempre molto reale... Mary tesoro.
Un abbraccio
Un abbraccio
Margherita Pisano 25/06/2021 - 15:02
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Anticipano che il giorno dopo potrebbe venire la febbre. Dunque anticipano solo l'inizio della fine, visto che il giorno dopo molti vaccinati sono morti...
Dario Gallo 25/06/2021 - 10:48
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Semplicemente incantevole il rapporto a noi della sua esperienza che ci è nota. Grazie e saluti
Ralph Barbati 25/06/2021 - 09:58
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Grazie Paolo, a parte qualche piccolo dolore preso una tachipirina il giorno dopo ero già in giro
niente febbre per fortuna
era più l' attesa che agitava.
Le persone poi che ti fissavano per vedere quanto eri pallido
niente febbre per fortuna
era più l' attesa che agitava.
Le persone poi che ti fissavano per vedere quanto eri pallido
Mary L 24/06/2021 - 18:54
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Ciao Mary, è successo tutto così anche per me. Ho seguito attentamente quanto hai scritto e ti sono vicino. Un cordialissimo saluto e sempre ogni bene.
Paolo Ciraolo 24/06/2021 - 18:49
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