Come veli nella tempesta
Aprirà le ali.
Ogni sguardo velato
domerà le rocce
dei tuoi monti aspri
e grida di aquila
porterà, parole al di là
delle nebbie perenni
distese su lucidi soli.
Naufraga ancora
nel rombo di un aereo
il tuo ultimo diritto
all'estrema fuga
e forse il mondo
sentirà tremare
le tue gambe nude,
o coprendole forse
saprà volgere il capo
verso il punto più basso
della terra.
Forse.
Ogni sguardo velato
domerà le rocce
dei tuoi monti aspri
e grida di aquila
porterà, parole al di là
delle nebbie perenni
distese su lucidi soli.
Naufraga ancora
nel rombo di un aereo
il tuo ultimo diritto
all'estrema fuga
e forse il mondo
sentirà tremare
le tue gambe nude,
o coprendole forse
saprà volgere il capo
verso il punto più basso
della terra.
Forse.
Nota:
Parlando con Barbara ci siamo dette un dolore comune, un pensiero sulle donne afghane. Da lì è nata l'idea di una poesia scritta a quattro mani, ma poi è stata l'unione di due cuori e due menti a far nascere due distinte poesie che pubblichiamo in contemporanea per colmare la distanza fisica. Il fulcro è il pensiero per le donne che nascono e vivono in Afghanistan e la parola Forse, da Barbara pronunciata nelle nostre riflessioni, ha scavato una traccia comune.
Opera scritta il 21/08/2021 - 18:18
Letta n.750 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Bellissimi versi di un animo sensibile.
Antonio Girardi 23/08/2021 - 12:01
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A chi ha commentato, a chi ha letto, un grazie molto sentito...
Grazia Giuliani 22/08/2021 - 22:21
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I versi, dirompenti, dicono esperienze limite, collocano in posizioni esistenziali e psicologiche del tutto particolari.
Ciao Grazia
Ciao Grazia
GiuliaRebecca Parma 22/08/2021 - 18:36
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Complimenti anche a te, Grazia per questa bella poesia, della quale ho apprezzato molto la capacità descrittiva, il tenue anelito di speranza e la vergogna di chi non fa nulla e volge lo sguardo altrove.
Afrodite T 22/08/2021 - 10:03
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Non bastano le lacrime per questa sconfortante conclusione, e noi siamo qui impotenti, in questo momento non ne abbiamo proprio la capacità e possibilità di aiutarli, stiamo galleggiando per non affogare, dovremo salvare il salvabile se è possibile, una vera tristezza
FADDA TONINO 22/08/2021 - 08:54
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Uno splendido pensiero trovarsi unite ad aiutare anche solo con una poesia ... una parola che accomuna nello stesso dolore che anche noi come donne possiamo sentire e condividere ... forse ...
Maria Luisa Bandiera 22/08/2021 - 07:46
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Posso vedervi entrambe sedute, ognuna nel giardino segreto delle vostre menti e dei vostri cuori al velo del paralume sulla traccia di madri disperate che consegnano i loro bambini nelle mani di soldati stranieri con la preghiera di portarli in salvo lontano da lì, dove il dolore della separazione fa FORSE meno paura della vendetta dei miliziani islamici tornati al potere.
“La farfalla preferisce bruciarsi alla fiamma della lampada piuttosto che vivere nelle tenebre” (Saadi)
Mirko D. Mastro(Poeta) 22/08/2021 - 06:13
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Un dramma che si consuma sotto i nostri occhi impotenti! La fuga è la salvezza per chi riesce a lasciare quei luoghi di dolore e orrore!
genoveffa genè frau 21/08/2021 - 22:14
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