Una macchina percorreva la strada.
Quella strada così familiare..
La salivazione aumentò mentre passava verso quella casa.
Le tende bianche e profumate e quelle piccole cose sul tavolino erano allineate perfettamente come se le ricordava.
Una cornice a forma di cuore, delle caramelle e un pacchetto di sigarette, quelle che fumava quando era nervoso.
Accostò la macchina lì vicino e andò a piedi, voleva suonare quel campanello, ma l' orgoglio gli disse non farlo e la sua mano si strinse in un pugno rabbioso.
Quella mano che prima voleva accogliere un cambiamento era tornata un fascio di nervi.
Si rimise in macchina e ad alta velocità raggiunse il bar.
Ricordava il rimorso delle sue parole, le urla pesanti quella notte e la valigia piena delle sue cose.
Non voglio cambiare, voglio venire come e quando voglio, non ti devo dare nessuna spiegazione, non fare la ridicola!
In un attimo il cuore di lei in briciole e le lacrime che pizzicavano il suo viso.
Non era più forte, il cuore ferito si mostrava vulnerabile con tutti i suoi sentimenti.
Voleva solo essere amata, voleva un compagno che la cercasse, che fosse disponibile e affettuoso, non uno che rincasava senza rispetto, mentre lei lo aspettava.
Ma sopratutto non veniva mai ascoltata.
Non poteva aver nessun rimpianto, gli aveva dato tante possibilità e ora finalmente dopo essere stata tanto tempo sola, stava pensando a lei.
Pensava agli uccellini e al loro canto e la sua voce triste era tornata dolce, i suoi occhi tristi erano ritornati pieni di luce.
Lei era la sua stessa luce ed era pronta a sorridere di nuovo.
Quella strada così familiare..
La salivazione aumentò mentre passava verso quella casa.
Le tende bianche e profumate e quelle piccole cose sul tavolino erano allineate perfettamente come se le ricordava.
Una cornice a forma di cuore, delle caramelle e un pacchetto di sigarette, quelle che fumava quando era nervoso.
Accostò la macchina lì vicino e andò a piedi, voleva suonare quel campanello, ma l' orgoglio gli disse non farlo e la sua mano si strinse in un pugno rabbioso.
Quella mano che prima voleva accogliere un cambiamento era tornata un fascio di nervi.
Si rimise in macchina e ad alta velocità raggiunse il bar.
Ricordava il rimorso delle sue parole, le urla pesanti quella notte e la valigia piena delle sue cose.
Non voglio cambiare, voglio venire come e quando voglio, non ti devo dare nessuna spiegazione, non fare la ridicola!
In un attimo il cuore di lei in briciole e le lacrime che pizzicavano il suo viso.
Non era più forte, il cuore ferito si mostrava vulnerabile con tutti i suoi sentimenti.
Voleva solo essere amata, voleva un compagno che la cercasse, che fosse disponibile e affettuoso, non uno che rincasava senza rispetto, mentre lei lo aspettava.
Ma sopratutto non veniva mai ascoltata.
Non poteva aver nessun rimpianto, gli aveva dato tante possibilità e ora finalmente dopo essere stata tanto tempo sola, stava pensando a lei.
Pensava agli uccellini e al loro canto e la sua voce triste era tornata dolce, i suoi occhi tristi erano ritornati pieni di luce.
Lei era la sua stessa luce ed era pronta a sorridere di nuovo.
Opera scritta il 04/04/2023 - 23:20
Da Mary L
Letta n.306 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Mi è piaciuto leggerti
Mirko D. Mastro 07/04/2023 - 06:17
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Grazie
Mary L 06/04/2023 - 14:04
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Mi complimento anch'io. Bravissima Mary
MARIA ANGELA CAROSIA 06/04/2023 - 13:40
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Un litigio che arriva al culmine della sopportazione che non trova più mergine di ricomposizione, tanti sono le non curanze per un cuore, invece, innamorato. Bella la narrazzione e lo stile, complimenti, ciao
Francesco Scolaro 06/04/2023 - 10:09
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Grazie Marina e Anna vi abbraccio, grazie anche a zio frank
Mary L 05/04/2023 - 19:05
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No,nessun rimpianto né rimorso, per gli egoisti!!
Molto carina e istruttiva la tua scrittura! Un abbraccio.
Molto carina e istruttiva la tua scrittura! Un abbraccio.
Anna Cenni 05/04/2023 - 15:27
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(meglio un rimorso o un rimpianto?)
possibilmente n'è uno n'è l'altro.
possibilmente n'è uno n'è l'altro.
Zio Frank Storie del gufo 05/04/2023 - 14:54
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Molto intenso questo tuo racconto, Mary.
Denota capacità narrativa e grande maturità di sentimenti. Mi complimento di cuore con te, carissima... e ti abbraccio dolcemente
Denota capacità narrativa e grande maturità di sentimenti. Mi complimento di cuore con te, carissima... e ti abbraccio dolcemente
Marina Assanti 05/04/2023 - 11:19
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