Il raglio dell'asino
Nella tranquillità del mio piccolo studio mi accingevo a trovar ispirazione nello scrivere Ancora una poesia guardando i movimenti della tenda, mossa delicatamente dal vento attraverso la finestra lasciata aperta, la cui Stoffa era fatta di organza e che leggera fluttuava nello spazio muovendosi armoniosamente come in una danza.
Quei movimenti mi creavano intense emozioni ed i versi ispirati scorrevano nella mente, ma mentre la mano si accingeva a scrivere, purtroppo, un suono assordante interruppe l’ispirazione facendomi trasalire di scatto e travasare l’Inchiostro sui pochi versi che già avevo scritto sul bianco foglio.
Risuonava fino a Notte fonda quel suono assordante venire dall’Autoradio a tutto volume di un’automobile posteggiata davanti alla mia abitazione. Una musica che più che altro era un frastuono di suoni e ritmi che di certo non eran rilassanti.
Guardando dalla finestra notai che seduta nell’automobile c’era una giovane ragazza.
Allora pensai di andare con molta calma a parlarle nella convinzione che spiegando pazientemente lei potesse comprendere che non era molto carino ed educato tenere la musica a tutto volume vicino a delle case e che gli abitanti del vicinato potevano non apprezzare avendo altre cose a cui pensare ed altri modi di impiegare il proprio tempo.
Andai …
Ci provai e riprovai ma ogni mio sforzo fu decisamente inutile, quella ragazza non voleva sentir ragione e continuava ripetere “io faccio come mi pare … io amo la musica alta … io non faccio nulla di male … ecc … ecc ...!
A quel punto persi totalmente la pazienza e mi ricordai di un detto di una volta e glielo riportai con molta tranquillità:
“io … io … io … è il raglio dell’asino!” - ASINA
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Attuale e realistico racconto, complimenti