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Chiacchiere esplosive

Marziana giocava con la sua paletta viola sulla sabbia. Tutti gli altri bambini le stavano lontano, perché i genitori avevano detto loro che il viola portava sfiga. Lei non capiva cosa significasse, ma le importava poco, in quanto adorava la sua paletta viola. Sullo sfondo, la madre stava a prendere il sole, parlando come una forsennata con la sua vicina di ombrellone.
Era una donna bionda, magra come una barbie e con i seni enormi.
“Eh sì, hanno proprio detto che con le chiacchiere da ombrellone ci si potrebbe scrivere un libro”, ridacchiò, mentre la vicina annuiva a qualunque cosa lei dicesse.
“Credo proprio che scriverò un libro”, continuò, “o forse due, con tutti i discorsi che sto ammucchiando quest’estate stando in spiaggia, vero Marziana?”.
La bambina la guardò distrattamente, accorgendosi però che sembrava leggermente meno magra del solito. Forse durante l’estate aveva mangiato di più.
Marziana continuò nella sua opera di sabbia, che voleva essere un castello, ma non ci riusciva, così diventò lentamente una casa ad un piano.
“Ho letto che il cocco non fa molto bene alla salute”, continuò la madre, vedendo passare un venditore di cocco, “mai più cocco, vero Marziana?”.
La figlia la guardò di nuovo, mentre rifiniva il tetto della sua casa di sabbia. Ora notò che la madre sembrava davvero più grossa del solito. Quando mai aveva avuto il doppio mento?
La vicina di ombrellone si rivolse al marito, seduto di fianco a lei, facendogli un cenno con la testa, dal quale era evidente che volesse spostarsi da lì.
“E poi tutte queste chiacchiere arricchiscono”, continuò la madre di Marziana, “penso di aver letto anche questo da qualche parte. Di sicuro si torna a casa dalle vacanze più ricchi di prima. Voglio dire dentro”.
La bambina la guardò e vide che la madre era ancora più grossa, come fosse stata punta dalle vespe su tutto il corpo.
“Lei da quanto è sposata?”, chiese la donna alla vicina di ombrellone, “io da vent’anni! Se lo immagina? Solo che ora mio marito non c’è, è andato… Marziana, sai dov’è andato?”.
La bambina la guardò di nuovo e vide che ora la madre aveva proprio il viso tondo come un pesce palla.
“Oh non importa dov’è andato…”, comunque ho letto da qualche parte che i mariti spesso lasciano le mogli sole in spiaggia, ma non ho capito il perché, o forse non veniva detto”.
La bambina fece un comignolo sulla sua casa di sabbia e sospirò soddisfatta, guardando il mare. Un orizzonte blu, immenso, come lo spazio.
“E quindi mi sono dovuta abituare a stare da sola con mia figlia, vero Marziana?”.
La bambina la guardò di nuovo ed ebbe l’istinto di allontanarsi di scatto, vedendo che la madre era ora talmente gonfia che le guance e la fronte avevano infossato gli occhi. Senza pensarci due volte corse verso il mare, mentre la madre esplodeva, disseminando pezzi di sé in tutta la spiaggia. L’unica cosa che c’era ora era il dolce suono delle onde.



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Opera scritta il 18/08/2024 - 18:28
Da Enrico Storie Dal Baule
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