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Diversamente abile

Tranquillo sto seduto al mio posto,
son finite purtroppo le ferie di Agosto,
al lavoro mi tocca ahimè andare,
in una lunga metro mi devo accomodare.


S'aprono e si chiudono le numerose porte,
non faccio caso alle persone scorte,
d'improvviso vien rapita la mia attenzione,
una pedana si poggia al portellone.


Sale una sorridente e balda signorina,
il suo deretano poggia su una carrozzina,
ci si sposta alacremente senza clamore,
colei che entra di handicap è un portatore.


Attorno l'area diventa insolitamente calpestabile,
come se allontanarsi da lei fosse indispensabile,
magari lei preferirebbe che urtassimo la carrozzina,
per sentirsi come tutti gli altri di prima mattina.


A guardarla ora par che essa sia in una bolla,
mentre lontan da lei la gente si affolla,
la sua fermata purtroppo è ancora lontana,
voleva solo esser come altri in una sporca metropolitana.




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Opera scritta il 29/08/2024 - 23:14
Da Meneghino Stornello
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