Lo Scrigno
Un giorno percorrendo una strada molto affollata di una grande città, vide una donna che, invano, cercava di attraversarla.
Per quanto volesse apparire disinvolta, notò in lei una certa titubanza: avanzava e indietreggiava. Non ci pensò due volte, si avvicinò, prese la sua mano che, protesa in avanti, sembrava cercare immaginari ostacoli. La donna subito la strinse tanto forte da farle quasi male. Ciò la turbò, notando che lo sguardo di costei era spento, triste, senza anima… quella donna non vedeva!
Clara ebbe tanta compassione. Il suo cuore venne stretto da una morsa…. Cosa aveva fatto costei per non poter godere delle meraviglie della natura?
Perché il Signore l’ aveva privata di quel dono meraviglioso qual è la vista?
E altre mille domande: era nata così o aveva perso poi quel bene prezioso?
Senza volerlo lasciò trapelare questo sentimento di compassione a quella donna che, fermandosi e stringendo sempre più la sua mano disse:
“ Amico o amica mia, non preoccuparti per me, non ti amareggiare per la mia sorte, non posso vedere come tu vedi, ma la mia immaginazione, non ha ostacoli. Sono cieca dalla nascita, ma la mia mente e il mio cuore mi raccontano giorno dopo giorno, tutte le meraviglie che mi circondano.
I miei sensi sono, per compensazione, più sviluppati ed acuiti che non negli altri esseri umani. Con l’ olfatto avverto la presenza di un amico o di un nemico, ne distinguo l’ odore, più o meno piacevole. Il tatto mi descrive la bellezza di un viso o la forma di tutto quello che riesco a toccare. L’ udito mi fa ascoltare il canto nella natura che si esplicita nel rumore del vento tra i rami, in quello del frangersi delle onde o dello scrosciare della pioggia. Il gusto mi fa assaporare il cibo o una bevanda che possono essere delicati, dolci, gradevoli, forti, insipidi .
Il mio pensiero vede le bellezze del creato, senza cattiveria, infamia, odio. Ti par poco questo?”
Clara fu presa da sconforto, una nullità di fronte a tanta grandezza, come aveva potuto dubitare della Provvidenza Divina? Costei era cieca, ma vedeva al di là di ogni orizzonte umano. Con molta umiltà l’ accompagnò dall’ altra parte della strada, ringraziandola per averle insegnato che tutto ciò che è materiale ha poca importanza e che lo spirito è l’ unica cosa che conti veramente.
Ella vedeva con gli occhi dell’ anima, privi di malizia .
Bisogna essere ciechi, dunque, per apprezzare quello che ci circonda?
E quante volte, pur vedendo, si è ciechi?
Anche quella donna aveva con se il famoso scrigno ed aprendolo aveva donato a Clara buona parte del suo tesoro…!!!
Opera scritta il 08/09/2014 - 06:36Voto: | su 5 votanti |

Carla Composto
10/09/2014 - 16:45
Ugo Mastrogiovanni
10/09/2014 - 12:29 QUESTO MI HA SUGGERITO QUESTO TUO STRAORDINARIO RACCONTO...

Rocco Michele LETTINI
10/09/2014 - 11:22

Carla Composto
09/09/2014 - 18:39 Bacioni!

Paola Collura
09/09/2014 - 09:43
Carla Composto
09/09/2014 - 09:00
Carla Composto
08/09/2014 - 21:28 
giusy leotta
08/09/2014 - 19:52
Carla Composto
08/09/2014 - 18:41
Giuseppe Vita
08/09/2014 - 18:27
Carla Composto
08/09/2014 - 17:41 Si può vedere solo con gli occhi (e anche no) e si può "guardare al Mondo" con gli occhi del cuore, della mente, dell'anima.
Profondo, commovente, coinvolgente ... condiviso.
Complimenti!
Ti auguro una dolce serata,
Marina

Marina Assanti
08/09/2014 - 17:31
Carla Composto
08/09/2014 - 17:25
Carla Composto
08/09/2014 - 17:24
Vera Lezzi
08/09/2014 - 17:03
Salvatore Linguanti
08/09/2014 - 16:51
Carla Composto
08/09/2014 - 15:49

genoveffa 2 frau
08/09/2014 - 15:41
Carla Composto
08/09/2014 - 14:49 Apprezzare le cose anche quando sembra impossibile, anzi ancor di più.
Rendersi conto che spesso le cose realmente importanti non si vedono, nè si toccano...
Il calore di un amicizia sincera; l' amore di chi ci stà accanto.
Dobbiamo arricchire il nostro spirito, tralasciando le cose materiali.
Grazie per questo fantastico Dono, Carla.
Un abbraccio

Giuseppe Aiello
08/09/2014 - 14:43




