RACCONTO

Di quanti colori è fatta la vita, certi sono luminosi altri opachi, tenui, spenti o accesi. Una infinità associati tra di loro uno differente all'altro che si mescolano rimanendo nei loro confini senza invidia, anzi si esaltano a vicenda. Non fraintendiamoci, parlo della natura, non del genere umano, o meglio di quel che resta di tale specie su questo pianeta. Ma se i colori sono venuti su questo mondo quando non c'era nessuno guardando con i loro occhi cosa penseremo vedendo che ogni razza umana si sente superiore all'altra per il colore della pelle. Non si è mai visto l'azzurro invidioso del rosso o del giallo, non si è mai visto litigare l'arancione con il verde o col rosa. Il blu col bianco ha mai avuto discussioni? Io non li ho mai sentiti litigare e neppure visti discutere. Eppure ogni mattina li vediamo lì, ai loro posti o mischiati fra loro illuminati dal sole o bagnati dalla pioggia. L'unico che fa rumore, c'è sempre l'eccezione, è il nero quando indossa le sembianze del temporale quando incontra fenomeni atmosferici di diversa natura. Ecco a chi assomiglia l'uomo! Quando incontra qualcuno che non ragiona come lui o che ha qualcosa che lui non ha, si incupisce provocando anche conseguenze disastrose. Tutti sappiamo quanto i tuoni fanno rumore con un pizzico di spavento, allora pensiamo per un attimo al frastuono e ai drammi che causano le bombe quando cadono al posto della pioggia su popolazioni inerme impotenti anche nello scappare. Tutto questo per avere la meglio sull'altro popolo che non è come te, che non pensa come te, ma ha quello che tu non hai. E l'uomo lo vuole! Con le buone o con le cattive! la supremazia sullo sfruttamento, il potere. Mania vivente, germe maledetto che brucia la gioia di vivere. Sono convinto che odia l'attimo di pace che proviamo, almeno io lo provo, quando vedo in cielo l'arcobaleno con i suoi colori uniti creando armonia. Dura pochi secondi ma è un'incanto di bellezza, appare all'improvviso e se ne va come un miraggio, ma tornerà. Aspettiamolo, sarà sempre benvenuto.
Massimo Tovagli

Racconto scritto il 06/03/2025 - 09:52

Da Massimo Tovagli

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