Ho ingoiato bocconi amari per troppo tempo! Quella casa era una prigione ormai. L’atteso fine settimana, per quasi tutti un ristoro della mente e del corpo, per me invece un senso di reclusione. Troppo tempo da trascorrere in famiglia. Famiglia! mah! Separato in casa, per me quelli erano i giorni della rabbia e dell’aggressività. Quanti pizzichi sulla pancia! Due anime innocenti assistevano a quelle intestine lotte fra due grandi genitori… piccoli piccoli! Per non recar dolore aggiunto a quei fanciulli, qualcun doveva pur far un passo indietro. Allora fui io, … per quattro anni esatti. Impari così ad evitar gli attacchi, le sfide, ricorri al tuo buon senso che poi buon senso non è mai. Cresce la rabbia e le tempie pulsano, rimani un tormentato. Ed il sapore di quei bocconi nel mentre è sempre più amaro ! Anche lo stomaco non risponde più, hai somatizzato tutto! Il peggio ancor non è arrivato! Eh già! Dovrai separarti proprio da quello che ti ha imposto di restare in quella prigione. Un amore figliale: ti ha ridotto….. un niente hai perso la stima di te stesso la libertà di agire e pensare. Credi di sbagliare tutto, che tutti siano contro di te. Temi i giudizi altrui ed hai paura degli sguardi della gente, la stessa gente che migliore di te poi non è . Lo scoprirai dopo ! Ma sono i figli a chiedertelo! E allora ti fai forza e coraggio Incassi le cattiverie della incomprensione. Ti fai bucare lo stomaco da vendette e ritorsioni e tutto, tutto in nome dell’amore per i figli! Anni di inferno!
HOLA LUCIANO bello questo sfogo sincero, elaborando il dolore si riesce a lenire o almeno a calmare l'animo. Se può consolarti ci sono molte situazioni simili.... Me gusta la scrittura Hasta luego
Lucio Del Bono 27/02/2015 - 17:09
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Quanti sacrifici si fanno per amore dei figli? Una poesia/confessione che credo che possa riguardare tanti altri padri separati in casa...sei proprio un santo, buon fine settimana,
Chiara B. 27/02/2015 - 15:31
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Hai raccontato bene una situazione dolorosa che purtroppo è sempre più frequente. Ogni volta che leggo queste storie mi domando come avrei reagito se fosse capitato a me. Proprio non lo so. Saluti, Fabricio
Fabricio Guerrini 27/02/2015 - 14:06
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Situazioni non facili. I figli sono, spesso, alibi, preda, e vittime maggiori, nel qual caso fossero piccoli, ancora di più.Salvaguardarli non è facile. E non è mai facile giudicare: le cose bisogna viverle per capire. Spero tu abbia trovato, ora, un pò di serenità. Ciao...
Gio Vigi 27/02/2015 - 13:08
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Anni d'inferno... che portano cicatrici ben visibili... cicatrici per il bene de la propria prole... Ora soltanto dimenticanza?
Rocco Michele LETTINI 27/02/2015 - 08:16
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Bella confessione...una poesia di pancia, come le definisco io, o di stomaco...molta forza espressiva in questi versi...avrei visto bene anche un post in prosa sull'argomento...chissà quanto hai da raccontare. ciaociao.
. Focus 27/02/2015 - 08:14
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Gran verità narrata con maestria. Bravissimo. Eccellente Ciao M
Liliana Boboaca 27/02/2015 - 06:56
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La vita a volte è dura, ci presenta conti salati da pagare, ma poi può cambiare rotta! Ciao Elisa
elisa longhi 27/02/2015 - 05:06
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Triste calvario, ma bellissimo l'insegnamento finale. Lodi.
Paolo Ciraolo 27/02/2015 - 00:14
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